L’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha ripreso il dibattito con la discussione degli articoli della Rubrica Ristori e Sostegni.
Approvato l‘art. 105 sui “Ristori per i settore della ristorazione, dell’organizzazione wedding, delle cerimonie e della moda”, un settore fortemente radicato nel territorio siciliano. La norma ha stanziato una spesa di 2 milioni di euro per le categorie lavorative dei comparti menzionati, particolarmente colpiti dalla crisi economica conseguente all’epidemia da Covid-19. La Regione è autorizzata a concedere agevolazioni, in forma di sovvenzioni dirette e di contributi a Fondo perduto.
Respinti dall’aula gli emendamenti proposti dall’opposizione che aggiungono maggiori oneri di spese, e quindi inammissibili in vista dei limiti imposti dalla norma.
Con decreto dell’Assessore regionale per le attività produttive sono individuati, sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, i codici ATECO delle imprese aventi diritto alla misura ristorativa.
Al vaglio di Sala d’Ercole la riscrittura dell’art.104 che stabilisce un contributo una tantum, e quindi straordinario, per i lavoratori stagionali siciliani per la cui approvazione il governo si è rimesso all’aula, ottenendo esito positivo.
Un fondo di 10 milioni per il sostegno ai lavoratori stagionali colpiti dalla crisi economica legata al Covid, è stato istituito nell’ambito della finanziaria regionale con un emendamento proposto da Danilo Lo Giudice di Sicilia Vera.
“Un provvedimento – ha sottolineato il deputato Messinese – che permetterà a migliaia di lavoratori e famiglie siciliane di avere un piccolo aiuto a compensazione delle gravi perdite subite a causa delle restrizioni per il Covid.”
“Sono tantissimi i lavoratori che in Sicilia in alcuni settori strategici, ma fortemente legati alla stagionalizzazione, hanno subito un danno gravissimo, a volte perdendo in pochi mesi il reddito dell’intero anno.
Adesso avranno diritto ad un contributo una tantum che contribuirà a ridurre i disagi e, auspichiamo, a facilitare la ripresa.”
Approvato l’art.106 sui Ristori per il settore dell’organizzazione eventi apportando una copertura di 3 milioni di euro. Ritirati da parte dell’opposizione gli emendamenti soppressivi e modificativi.
A seguire, l’approvazione degli articoli 96 e 107.
Sulla proposta del Governo Musumeci di prevedere una norma sul “Ritorno in Sicilia” è polemica. L’art. 5o del ddl n.962 ha stabilito una serie di sgravi fiscali per chi è dovuto andare all’estero e decide di trasferire, dopo anni, la residenza sull’Isola, dove potrà continuare a lavorare mediante il “southworking”. Il vantaggio prevede per gli anni 2021, 2022 e 2023 un contributo parametrato alle imposte che spettano alla Regione versate a titolo di addizionale Irpef, tassa automobilistica per i veicoli di proprietà, imposta di registro, ipotecaria e catastale per l’acquisto di beni immobili nel territorio siciliano.
“Norma anacronistica in questa fase di pandemia”, ha dichiarato l’opposizione, che ha chiesto di accantonare la norma per discuterne i presupposti in sede di commissione legislativa.
Prima della discussione del ddl di Stabilità, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è intervenuto in aula per rispondere al dibattito politico avvenuto questa mattina in Ars sulle dimissioni dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, arrivate dopo il suo coinvolgimento nell’indagine sulla presunta falsificazione dei dati sui tamponi e sui decessi causati dal Covid.
“So che da più parti è emersa l’esigenza di un dibattito in quest’Aula sulla vicenda giudiziaria di cui stiamo parlando – ha sottolineato il presidente Musumeci – e voglio rassicurare l’Assemblea che il governo, e in particolare il presidente, non intende sottrarsi al confronto, ma vorrei solo lanciare un appello. In questo momento proporrei di definire lo strumento contabile, la finanziaria, che è un atto indispensabile per la comunità siciliana e un minuto dopo, possiamo dare vita al dibattito pur non avendo, né io né altri, potuto procedere all’acquisizione di atti e quindi alla lettura degli atti stessi. Però, se il dibattito politico viene chiesto, non saremo noi a sottrarci”.
“Ho assunto ad interim la guida dell’assessorato e lo terrò fin quando sarà opportuno perché voglio assicurare ai siciliani che non faremo un passo indietro nel lavoro fatto senza una tregua di un solo minuto“. ha concluso il governatore Musumeci.