Dopo il panico e la paura delle ultime ore, l’allarme sembra rientrare. L’autorizzazione rilasciata alla società Guarena s.r.l. per trasformare l’area in cui sorgeva la storica Villa Deliella, a ridosso di piazza Francesco Crispi, in un parcheggio verrà revocata. A confermarlo è l’assessore comunale alle Attività produttive Giuliano Forzinetti.
La controversa storia di Villa Deliella

Al centro delle cronache e simbolo dello scandaloso sacco di Palermo, che tra gli anni Cinquanta e Sessanta, sfregiò in maniera irreversibile il capoluogo siciliano, Villa Deliella era una delle icone più pregiate e ammaliante del Liberty siciliano. L’edificio di proprietà del barone Franco Lanza di Scale, fu realizzato nel 1905, su progetto dell’architetto Ernesto Basile, e brutalmente abbattuto esattamente cinquant’anni più in là, proprio nell’ambito della grande operazione di speculazione edilizia che afflisse la città. L’area era rimasta inedificabile e, per molti anni, appunto, era stata adibita a parcheggio. Una luce in fondo al tunnel sembrava essere arrivata nel 2021, quando la giunta regionale aveva avviato per via amministrativa l’iter per la progettazione del Museo del Liberty. Ma nulla di fatto si è mai concretizzato e alla fine il sito non è stato espropriato né acquistato dalla Regione.
Una storia controversa che arriva fino ad oggi. La richiesta era stata avanzata legittimamente dalla ditta, che aveva chiesto un nulla osta ex articolo 29 delle norme tecniche di attuazione. Sull’area erano stati apposti i vincoli preordinati all’esproprio, ma quest’ultimi erano scaduti dopo cinque anni. Dunque l’azienda si è valsa della possibilità di chiedere in via transitoria la destinazione a parcheggio per un anno.
L’assessore Forzinetti: “L’autorizzazione verrà revocata”
Le ruspe erano entrate in azione tra il silenzio generale. Prima un momento di confusione, poi la soluzione. Questa mattina, infatti, l’assessore Forzinetti, ha inviato un atto di indirizzo al capo area Suap, Sviluppo Economico, Mercati e Lavoro, Rosa Vicari per l’annullamento del nulla osta. A bloccare tutto alcuni elementi di discrezionalità emersi. Come si apprende dall’atto, secondo quanto riportato dall’art. 29 nelle norme tecniche si attuazione, l’amministrazione comunale ha potere discrezionale per il rilascio dei provvedimenti.

“Sono più di cento le aree oggi in città dove ci sono vincoli all’esproprio decaduti, cioè aree dove il vecchio piano regolatore aveva previsto scuole, musei o altri servizi che l’amministrazione non ha espropriato nei tempi di legge. La norma consente la destinazione di queste aree a parcheggio, ma è anche vero che non c’è nessun obbligo. Leggendo con attenzione le norme tecniche di attuazione – ha spiegato Forzinetti – l’amministrazione può concedere questo tipo di autorizzazione e può chiedere anche degli obblighi particolari, come per esempio la sistemazione delle aree verdi. Quella di Villa Deliella è un’area soggetta di interesse culturale. Già una nota della sovrintendenza del 2020, quando fu chiuso il parcheggio, parlava della presenza di opere storiche, il muro perimetrale con i resti della cancellata e all’interno c’è anche un manufatto classificato come netto storico, quindi ante ’39“.
I consiglieri di Oso: “Notizia che ci lascia sconcertati. Ora si passi ai fatti”
“È disarmante constatare come, ancora oggi a Palermo, l’interesse del privato continui a prevalere su quello pubblico, persino quando in gioco c’è una ferita storica e simbolica nel cuore della città. Ci riferiamo all’area di piazza Croci, dove sorgeva Villa Deliella, opera dell’architetto Ernesto Basile, demolita frettolosamente in un fine settimana dando il via al famigerato “sacco di Palermo”, che purtroppo mostra ancora segni evidenti di attualità. Apprendere che una dirigente comunale, la dottoressa Vicari, abbia autorizzato l’uso di quell’area come parcheggio, trattandola come un semplice lotto in zona commerciale, ci lascia profondamente sconcertati. Ancora più grave appare per la mancata comunicazione alla parte politica, che avrebbe dovuto valutare la reale opportunità urbanistica e culturale di tale scelta in un’area che il piano regolatore destina a finalità museali. Non possiamo accettare che si tratti di una semplice svista: chi conosce Palermo, come la dirigente in questione, sa bene cosa rappresenti quel luogo per la memoria collettiva della città“. Hanno commentato i consiglieri comunali del gruppo Oso Giulia Argiroffi e Ugo Forello.
“Accogliamo con favore e sollievo l’intervento dell’assessore Forzinetti, che ha chiesto l’immediata revoca dell’autorizzazione e lo ringraziamo per avere mostrato la buona fede dell’amministrazione. Tuttavia – concludono Argiroffi e Forello – ora chiediamo che si passi dalle parole ai fatti: revochiamo formalmente quell’atto e dimostriamo che esiste ancora una possibilità di riscatto. Palermo ha bisogno, oggi più che mai, di un gesto di coraggio: ricucire la ferita, restituire dignità al suo passato e trasformare quel luogo in un simbolo positivo: un museo che racconti il sacco di Palermo, documentandone gli effetti devastanti, potrebbe diventare non solo un doveroso atto di giustizia storica, ma anche un punto di forza culturale per la città“.
Quale futuro? Tantillo: “Se ne parlerà durante la conferenza dei capigruppo”
Riflettori puntati che riaccendono così le speranze per Villa Deliella. L’atto di indirizzo, infatti, oltre a revocare l’autorizzazione, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, urbanistico e culturale, invita anche gli uffici comunali competenti, la soprintendenza e la Regione Siciliana a coordinarsi per dare attuazione agli indirizzi di valorizzazione culturale e acquisizione dell’area per la realizzazione del Museo del Liberty.
L’iniziativa è stata rilanciata dal primo cittadino Roberto Lagalla e dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta, sottolineando come “il futuro museo-memoriale del Liberty e la riqualificazione dell’area simbolica di Villa Deliella potranno essere il portale da cui partire per esplorare il vasto palinsesto Liberty della città“.

Anche il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo si è espresso sull’argomento, annunciando che il futuro dell’area di Villa Deliella sarà tra i punti all’ordine del giorno della conferenza dei capigruppo fissata per lunedì. “Sono certo che tutto il Consiglio Comunale sia unanime nel volere che l’area di piazza Crispi non torni ad essere occupata da un parcheggio ma piuttosto possa ospitare un luogo di cultura e memoria. Per questo ho convocato per lunedì la conferenza dei capigruppo, inserendo all’ordine del giorno anche una discussione sul futuro di quell’area. È indispensabile recuperare il tempo perduto e certamente evitare che possano ripetersi gli errori del passato. Per questo ho apprezzato l’intervento dell’assessore Forzinetti di oggi, ma occorre che tutto il Comune si adoperi per sostenere in termini amministrativi l’idea di creare un percorso ed un Museo del Liberty“.
Che sia finalmente la volta buona?