Sono stati beccati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia, i due pregiudicati catanesi di 52 e 59 anni che sono stati denunciati perché ritenuti responsabili di furto aggravato e per possesso ingiustificato di chiavi alterato o grimaldelli, ferma restando la presunzione d’innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva.
Il cosiddetto “oro rosso”, quotato a più di 10 euro al chilogrammo, fa gola ai malviventi che sono disposti a tutto per rubarlo e rivenderlo, anche a costo di pesanti ripercussioni su un’intera comunità.
È quanto messo in atto dai due catanesi che, nei pressi di Ramacca, hanno organizzato un’azione per sottrarre cavi in rame dalla tratta ferroviaria situata vicino alla SS 417.
Durante la notte, i due sono riusciti a tranciare circa 400 metri di cavi, che hanno poi caricato nella parte posteriore del loro veicolo, completamente riempita dal pesante materiale, per dirigersi verso Catania. Tuttavia, intorno alle quattro del mattino, durante il viaggio di ritorno, sono stati notati da una pattuglia del Nucleo Radiomobile.
I militari, con grande prontezza d’osservazione, si sono accorti che l’assetto dell’auto appariva eccessivamente abbassato, chiaro segnale del trasporto di un carico anomalo. Hanno quindi deciso di effettuare un controllo, intimando l’alt al conducente.
All’interno del veicolo hanno trovato l’ingente quantità di cavi in rame, insieme a tutto l’occorrente per un furto: guanti, cesoie, lampade e vari utensili da scasso.
Una volta identificati, i Carabinieri hanno richiesto ulteriori verifiche alla Centrale Operativa di Caltagirone.
Ed in effetti, dalla consultazione della banca dati è emerso che il conducente, un 59enne, era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e risultava privo di patente e, inoltre, il veicolo era sprovvisto di copertura assicurativa.
Alla luce di quanto scoperto, i militari hanno deferito i due uomini alla Procura della Repubblica di Caltagirone per il furto dei cavi in rame, sulla base degli elementi raccolti che saranno oggetto di approfondimento in sede giudiziaria, procedendo anche al sequestro del mezzo e alla contestazione delle violazioni accertate del Codice della Strada.