“Nel Consiglio comunale del 19 maggio abbiamo votato contro l’aggiornamento delle tariffe Tari. L’aumento spropositato dei costi è l’effetto diretto delle scelte dell’amministrazione, che ha affidato il servizio in house ad Asm, promettendo che ciò non avrebbe comportato rincari. La realtà è ben diversa: i costi sono aumentati e ora si chiede a cittadini e imprese di farsene carico. Abbiamo inoltre evidenziato l’assenza di un vero dialogo con i commercianti, mai coinvolti nella costruzione di un piano condiviso e transitorio“. A dichiaralo sono i consiglieri comunali di Taormina Luca Manuli, Nunzio Corvaia e Maria Rita Sabato, del gruppo consiliare Rinascimento Taormina.
“L’amministrazione ha preferito il pugno duro: nessuna mediazione, solo imposizioni. Le attività sono state attaccate pubblicamente e accusate con toni inaccettabili, senza che vi fosse un reale tentativo di trovare soluzioni sostenibili per il decoro urbano. Anche noi riteniamo che il decoro sia un obiettivo fondamentale, ma crediamo che debba essere costruito insieme, attraverso un piano condiviso e ragionevole. Infine, resta il nodo degli orari di conferimento per i residenti, costretti a conferire tra l’1:30 e le 5 del mattino. Un orario inaccettabile. Durante la seduta abbiamo chiesto di valutare alternative: estendere il conferimento mattutino o autorizzare anche i residenti a usufruire dei passaggi pomeridiani, già previsti per le attività commerciali. Nessuna risposta“.