Modica (RG), criticità legate al randagismo e alla tutela degli animali: interrogazione urgente della consigliera comunale Elena Frasca
Redazione
lunedì 23 Giugno 2025
“Il fenomeno del randagismo, con il picco degli abbandoni di animali domestici, in particolare cani, per lo più senza microchip, durante la stagione estiva, è ancora tristemente attuale anche nel territorio modicano. Un fenomeno sul quale il Comune, per legge oltre che per una questione di senso civico, deve intervenire.
Sulla questione del randagismo e della tutela degli animali d’affezione nel territorio del Comune di Modica, ho presentato nei giorni scorsi un’interrogazione urgente rivolta al Sindaco con delega al Bilancio e Programmazione economica, all’Assessore alle Politiche per la tutela e difesa degli animali e Randagismo, all’Assessore alle Manutenzioni, al Vice Sindaco con delega alla Polizia Locale e al Segretario Generale e Dirigente ad interim del IV Settore Ecologia e Servizi Manutentivi – Unità Operativa Manutenzione e Randagismo”.Così dichiara in una nota ufficiale la consigliera comunale del gruppo consiliare “Siamo Modica”, Elena Frasca.
“Obiettivo dell’interrogazione è conoscere: quali azioni l’Amministrazione comunale intende porre in essere per la gestione del fenomeno del randagismo e per la tutela degli animali d’affezione, quali adempimenti devono essere eseguiti dal Comune di Modica per consentire la piena operatività del Rifugio sanitario pubblico di C.da Aguglie, quali soluzioni la stessa Amministrazione intende adottare per risolvere le criticità relative al medesimo rifugio, quale è lo stato attuale del servizio di cattura, trasporto ed ospitalità dei cani randagi e dei gatti liberi sul territorio comunale affidato alla ditta Arca di Noè di Regalbuto, considerando che il Comune di Modica è stato beneficiario di cospicui contributi regionali proprio per il contrasto al randagismo.L’interrogazione contiene diversi quesiti (17) ed offre anche possibili soluzioni che richiedono un intervento efficace dell’Amministrazione comunale e la collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, la Polizia Locale, i volontari e le associazioni animaliste”, aggiunge Frasca.
Rifugio sanitario di Contrada Aguglie
“Il Rifugio sanitario pubblico di Contrada Aguglie è un punto di riferimento fondamentale per il ricovero dei cani vaganti nel territorio ma, alla data odierna, non risulta ancora completato l’iter burocratico per renderlo operativo e per consentire all’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, di attivare la clinica veterinaria per le cure e per le operazioni di microchippatura e di sterilizzazione di cani e gatti vaganti. Nel rifugio di Contrada Aguglie, attualmente, sono ospitati circa un centinaio di cani, accuditi dai volontari dell’associazione “Il Sogno di Giulia ODV”, ma nello stesso rifugio scarseggiano e, spesso, sono mancanti del tutto mangime, farmaci, disinfettanti, garze, cibo e prodotti specifici per i cuccioli; tutte carenze a cui spesso sopperiscono i volontari, che si sobbarcano anche le spese veterinarie, e le numerose Modicane e i numerosi Modicani sempre pronti ad offrire il loro generoso supporto. Sono frequenti i disservizi idrici e i problemi all’impianto elettrico, la recinzione dell’area di sgambamento è inadeguata, la copertura dei box è incompleta, la scerbatura delle aree interne e adiacenti al rifugio è carente con conseguenti rischi igienico-sanitari. E sebbene a febbraio del 2025 sia stata disposta la liquidazione di € 19.900,17 per la fornitura degli arredamenti e dell’attrezzatura sanitaria destinati alla sala operatoria presso il rifugio sanitario, alla data odierna le medesime attrezzature giacciono inutilizzate presso la struttura, con il rischio di deterioramento”, sottolinea Frasca.
La consigliera comunale aggiunge che “Altra questione fondamentale è quella relativa al servizio di cattura, trasporto ed ospitalità dei cani randagi e gatti liberi sul territorio comunale, affidato dal Comune di Modica alla ditta “Arca di Noè” s.r.l. con sede a Regalbuto. Nel rifugio canile Arca di Noè di Regalbuto sono attualmente presenti circa 700 cani di proprietà del Comune di Modica. Occorre conoscere quale è lo stato attuale del servizio di cattura, trasporto ed ospitalità dei cani randagi e gatti liberi e a quanto ammonta ad oggi il debito del Comune di Modica nei confronti della ditta Arca di Noè e, altresì, a quanto ammonta la spesa giornaliera, mensile ed annuale che deve sostenere il Comune di Modica per il mantenimento di un cane nel rifugio canile di Regalbuto. É interesse della collettività, a maggior ragione nell’attuale situazione di dissesto finanziario del Comune, sapere se nell’annualità 2024 e in quella in corso, 2025, sono stati generati debiti fuori bilancio per garantire il suddetto servizio. Considerata la funzione essenziale finora svolta dai volontari dell’associazione “Il sogno di Giulia ODV” e vista la non disponibilità di personale comunale, sarebbe auspicabile, nel rispetto della normativa vigente, stipulare con la medesima associazione una convenzione secondo lo schema già applicato dall’amministrazione comunale con altre associazioni di volontariato del territorio. Ed ancora, è necessario attivare un protocollo specifico per gli interventi di accertamento e gestione delle segnalazioni di cani e gatti vaganti nel territorio comunale, in precarie condizioni di salute, vittime di abbandono, di incidenti stradali o di maltrattamenti, come richiesto anche dalla Polizia Locale di Modica”.
Rifugio sanitario di Contrada Aguglie
La consigliera invita l’Amministrazione “a tenere fede agli impegni per contrastare il randagismo formalmente assunti con la Prefettura di Ragusa, con apposita nota dell’11.10.2023, e con il programma elettorale al quale la sottoscritta ha dato il proprio contribuito per rendere Modica una città pet friendly. Invito, ancora una volta, l’Amministrazione ad avviare gli atti di sua competenza per consentire l’approvazione in Consiglio comunale del Regolamento sulla tutela degli animali d’affezione predisposto dalla LAV, presentato dalla sottoscritta e dal consigliere Nigro quasi un anno fa e sino ad oggi messo da parte senza alcun giustificato motivo! E’ fondamentale promuovere, da parte del Comune di Modica, le adozioni dei cani presenti nel Rifugio sanitario di Contrada Aguglie e nel Rifugio canile di Regalbuto, a vantaggio del benessere degli animali ed anche a beneficio delle casse comunali, garantendo innanzitutto una procedura di adozione celere ed altresì avvalendosi della collaborazione delle associazioni animaliste del territorio e dell’A.S.P. Ragusa e, al contempo, realizzare una sezione nel sito web istituzionale del Comune, riguardante il benessere animale e la lotta al randagismo, in cui pubblicare norme, notizie e attività di interesse pubblico, ivi comprese le fotografie dei cani da adottare e di quelli reimmessi sul territorio, come previsto dall’art. 4, comma 5, lett c) della legge regionale 15/2022. Ho anche più volte segnalato l’incuria delle aree di sgambamento per i cani realizzate al quartiere Sorda, (area adiacente alla caserma dei Vigili del Fuoco), a Modica Bassa, (spazio all’interno del parco di S. Giuseppe U Timpuni), a Modica Alta, spazio in Piazza Consolo), con le annesse conseguenze per l’igiene e la salute degli animali e delle persone”.
Area sgambamento cani di Marina di Modica.
“A queste si è aggiunta l’area di sgambamento di Marina di Modica, il cui cartello, peraltro, è un esempio di ambiguità e imprecisione sia nel contenuto che nella forma (grammaticale): chi porta a spasso il cane deve raccogliere le deiezioni di quest’ultimo, non pulire l’intera area! E poi, è mai possibile leggere ancora “padrone del cane”? Un’espressione che sa di epoche passate, quando i cani erano considerati oggetti e non compagni di vita. Sarebbe ora di aggiornare il linguaggio e parlare di “persona che accompagna il cane”! Ritengo sia basilare agire sul fronte della prevenzione e sul cambiamento “culturale” e sociale, in cui microchippatura, sterilizzazione, adozione, informazione e formazione sono le parole chiave, perché, anche in questo caso, prevenire è sempre meglio che curare, sia sul piano del benessere degli animali che su quello economico-finanziario delle risorse pubbliche”,conclude la consigliera Frasca.
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