Il nucleo del trasporto pubblico locale sarà posto nel cuore della città. Il Comune di Palermo ha le idee chiare sul futuro di piazza Castelnuovo e di piazza Ruggero Settimo. Con apposita determina dirigenziale firmata ieri (30 giugno 2025), il mobility manager Roberto Biondo ha approvato il Documento di Indirizzo alla Progettazione (abbreviato DIP) per realizzare un nodo intermodale davanti al teatro Politeama. L’obiettivo è quello di mettere a sistema tutti i mezzi di mobilità sostenibile a disposizione del capoluogo siciliano: dall’anello ferroviario agli autobus. Un’operazione che prevederà un’ampia riqualificazione urbanistica, in modo da rendere al passo con i tempi uno dei pezzi forti della città. Un progetto che sarà finanziato con fondi FUA e che prevede un cronoprogramma con una data di fine lavori ben precisa: novembre 2029.
Politeama, l’attuale quadro dei mezzi pubblici
Ad oggi, l’area fra piazza Castelnuovo e piazza Ruggero Settimo ospita alcune fermate in cui poter usufruire degli autobus messi a disposizione da Amat. Inoltre, è possibile accedere ad alcuni servizi di mobilità dolce, quali ad esempio bike e monopattino sharing. Guardando al prossimo futuro invece, entro settembre 2025 è previsto il completamento della fermata Politeama dell’anello ferroviario di Palermo. Ma per vedere un treno transitare in zona bisognerà attendere il completamento della fermata Porto e dei relativi collegamenti con la stazione Giachery, al momento previsto per fine 2025. Inoltre, sullo sfondo, c’è la questione irrisolta della linea A1 del tram (anche se ad oggi servirebbero ulteriori fonti di finanziamento). Una volta completati tutti i tasselli, bisognerà metterli a mosaico. Ed ecco dove nasce l’idea di un nodo intermodale da realizzare proprio nel cuore del centro città.
I lavori: costi e fonti di finanziamento
L’operazione rientra all’interno dei fondi FUA a disposizione del Comune di Palermo. Il costo complessivo dell’intervento si aggira intorno a 1,7 milioni di euro. Di questi 1 milione servirà alle opere di edificazione (pavimentazione, arredo urbano, alberature, nuovo impianto d’illuminazione e servizi per annullare le barriere architettoniche), mentre la restante quota riguarda le spese (progettazione, IVA, indagini, imprevisti e segnaletica). Un progetto che già ha visto realizzati alcuni rendering. Concept che puntano a mostrare come l’area del teatro Politeama cambierà volto.
Il cronoprogramma: si punta chiudere tutto entro il 2029
Al momento si tratta appunto solo di rendering. Per vedere tramutata l’idea in realtà servirà tempo. Passaggi scanditi da un cronoprogramma già messo nero su bianco all’interno del DIP. Secondo la scaletta del Comune di Palermo, gli studi di fattibilità tecnico-economica dovrebbero essere completati entro maggio 2026. Poi si dovrebbe passare alla progettazione esecutiva. Il bando dovrebbe essere pubblicato entro dicembre 2026 e si dovrebbe concludere in 60 giorni. I lavori dovrebbero essere affidati invece entro marzo 2027. L’esecuzione degli interventi dovrebbe concludersi a settembre 2029. Il collaudo e la consegna dei lavori dovrebbe avvenire invece entro il 30 novembre 2029.
Il nuovo aspetto dell’area del Politeama: cosa prevedono gli interventi