Fotovoltaico ed eolico trainano la transizione nel Sud, ma il sistema nazionale resta inceppato tra burocrazia e reti deboli. Nel 2024 l’Italia installa oltre 6 GW di nuova capacità solare e 612 MW di eolico, ma è ancora lontana dai target 2030. E la Sicilia, nonostante il suo potenziale, resta in attesa di una vera accelerazione.
Il Renewable Energy Report 2025, pubblicato dall’Osservatorio Renewable Energy ed Energy & Strategy del Politecnico di Milano, fotografa lo stato delle energie rinnovabili in Italia aggiornato ai dati di installazione del secondo trimestre 2024. In particolare, il report fornisce una lettura dettagliata del peso crescente del fotovoltaico nel mix energetico nazionale, della lenta ripresa dell’eolico e delle dinamiche regionali che vedono la Sicilia tra i territori più promettenti ma ancora incompiuti.
I DATI SICILIANI

Il passo del Sud: la Sicilia tra le regioni in crescita
Nel 2024, la Sicilia si conferma una delle regioni italiane più dinamiche nella transizione energetica. Con 505 MW di nuova capacità fotovoltaica installata, l’isola migliora di 83 MW rispetto all’anno precedente. Ancora più significativa è la performance nell’eolico: 166 MW installati, seconda solo alla Campania.
Il Renewable Energy Report 2025 evidenzia come il Sud Italia e le isole maggiori si confermino le aree più attive per nuove installazioni, sia per motivi climatici che per disponibilità di superficie.
La Sicilia si allinea al trend nazionale verso impianti di taglia medio-grande: la maggior parte dei nuovi MW installati proviene da impianti ≥1 MW, destinati a usi industriali o commerciali. È una transizione anche culturale: si investe su stabilità, produzione su scala, infrastrutture.
Fotovoltaico: Italia sempre più solare, Sicilia in corsa

Nel mix delle rinnovabili, il fotovoltaico è la tecnologia dominante. In Italia rappresenta il 74% della crescita attesa da qui al 2030, mentre in Germania è il 60%, in Spagna il 55%.
Nel 2024, la Sicilia ha raggiunto 505 MW di nuova potenza fotovoltaica, con una crescita del +19% rispetto al 2023. La fascia ≥1 MW ha prodotto il 43% della nuova potenza nazionale, raddoppiando la quota dell’anno precedente.
È l’industria a trainare, non più il residenziale, penalizzato dalla fine del Superbonus. In Sicilia, il sole non manca, e nemmeno lo spazio. Il potenziale è enorme.
Eolico: il ritorno del vento, con la Sicilia tra i protagonisti
Nel 2024, il vento è tornato a soffiare. 612 MW di eolico installati a livello nazionale, di cui 166 MW solo in Sicilia.
L’isola si conferma tra le prime in Italia per potenza installata, e lo fa con impianti di grandi dimensioni: il 95% dei nuovi MW proviene da impianti ≥1 MW. La tendenza è chiara: pochi impianti, ma potenti.
Anche qui, però, permangono ostacoli: servono regole più semplici, iter più veloci, accesso agevolato alla rete. Senza questo, il vento rischia di restare intrappolato nei faldoni degli uffici tecnici.
Comunità energetiche, autoconsumo e territori: opportunità per i piccoli comuni siciliani
Il Decreto CACER, entrato in vigore a gennaio 2024, incentiva la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) con:
Tariffa incentivante per l’energia condivisa e contributo a fondo perduto fino al 40% per impianti in comuni con meno di 5.000 abitanti.
Per la Sicilia, terra di piccoli comuni e povertà energetica, è una rivoluzione potenziale. Ma la burocrazia resta un freno. La sfida vera sarà coinvolgere i cittadini, formare tecnici e sindaci, accompagnare i territori nella progettazione.
Il decreto Aree Idonee e il nodo regionale siciliano
Pubblicato nel luglio 2024, il Decreto Aree Idonee impone alle Regioni di individuare, entro sei mesi, le aree dove installare impianti con iter autorizzativi semplificati.
È una svolta attesa da anni. Ma al momento della pubblicazione del RER2025, molte Regioni – tra cui la Sicilia – non avevano ancora completato l’iter.
Senza questa mappa, i grandi progetti restano in stand-by. La Sicilia, che potrebbe trainare il Mediterraneo, è ancora ferma al semaforo rosso.
I DATI NAZIONALI
Italia: installazioni record, ma ancora troppo lente
Il 2024 è stato il secondo anno consecutivo da record per le rinnovabili in Italia. Il fotovoltaico ha raggiunto 6.027 MW di nuova capacità installata (+15% rispetto al 2023). L’eolico è risalito a 612 MW, dopo un 2023 in contrazione.
Ma per raggiungere il target del PNIEC 2030, che prevede 107 GW di capacità da rinnovabili, bisogna fare molto di più. L’Italia parte oggi da circa 50 GW e dovrebbe installare il 40% in più ogni anno rispetto al volume attuale.
Il rischio, ormai evidente, è quello di un cronico sottodimensionamento.
Burocrazia e reti: perché l’Italia si inceppa
Il rapporto individua chiaramente due ostacoli principali: le autorizzazioni e le infrastrutture.
A fine 2024 risultano oltre 161 GW di richieste autorizzative pendenti. La lentezza dei processi regionali, la mancanza di coordinamento tra enti e le regole non armonizzate sono il vero collo di bottiglia.
In parallelo, la rete elettrica italiana non è pronta ad accogliere tutta la nuova potenza. Le connessioni sono lente, la capacità di distribuzione insufficiente, specialmente nel Sud e nelle isole.
Gli incentivi: dal FER1 al FERX, la leva decisiva
Il FER 1 (2019–2024) ha assegnato oltre 6 GW di potenza incentivata. Ma le prime dodici aste hanno avuto una saturazione bassa: sotto il 30%, in alcuni casi sotto il 10%. Dal 13esimo bando in poi, con l’aumento del prezzo a 75 €/MWh, la partecipazione è esplosa: tutte le aste successive hanno raggiunto la saturazione.
Il FER X, in vigore dal 2025, prevede:
-10 GW per il fotovoltaico;
-4 GW per l’eolico;
-Prezzi tra 65 e 95 €/MWh, calcolati in modo dinamico.
La Sicilia, dove i grandi impianti sono sempre più frequenti, è tra le regioni che potranno beneficiare maggiormente di questi nuovi strumenti.
Il Sud che può farcela: semplificazione e investimenti i punti cruciali
La fotografia è chiara: l’Italia accelera, ma non abbastanza. Il sistema nazionale resta bloccato da freni strutturali. Eppure, la domanda è forte, i capitali ci sono, e le tecnologie sono mature. La Sicilia, con i suoi numeri del 2024, dimostra che può essere protagonista: +83 MW nel fotovoltaico, +18 MW nell’eolico, impianti sempre più grandi e performanti.
Ora tocca alla politica regionale e nazionale liberare il potenziale: semplificare le regole, finanziare le reti, formare le comunità. Perché senza Sud e isole, la transizione italiana non decollerà mai davvero.
Fonte dati: Renewable Energy Report 2025 – gruppo Energy & Strategy del Politecnico di Milano
Nota metodologica
Il Renewable Energy Report 2025 è stato realizzato dal gruppo Energy & Strategy del Politecnico di Milano e rappresenta uno dei documenti di riferimento più autorevoli sullo stato e le prospettive del settore FER in Italia.
La metodologia impiegata si basa su una combinazione di:
-Raccolta di dati ufficiali forniti da Terna, GSE, ARERA, Istat e operatori privati;
-Monitoraggio degli strumenti normativi (FER1, FERX, CACER, Energy Release);
-Survey dirette a imprese del settore e stakeholder istituzionali;
-Modellizzazione degli scenari di sviluppo al 2030, confrontando lo scenario “Business As Usual” con quello “Target PNIEC”.
Le elaborazioni regionali – come quelle sulla Sicilia – si basano su dati aggiornati al secondo trimestre 2024 e sono suddivise per fonte (fotovoltaico, eolico) e per taglia dell’impianto.
Ogni dato è validato attraverso confronto incrociato con le comunicazioni ufficiali di Regioni e autorità regolatorie.