Roberto Lagalla detta l’agenda al Comune di Palermo. Il primo cittadino avrebbe già pianificato i prossimi documenti da sottoporre al Consiglio Comunale. E non si tratterebbe di atti di poco conto. Secondo fonti di Radio Palazzo l’obiettivo, entro la pausa estiva, è quello di votare sia il Dup (Documento Unico di Programmazione) che il piano triennale delle opere pubbliche. Il primo è un atto propedeutico al bilancio consuntivo. Il secondo invece rappresenta il libro mastro per i progetti infrastrutturali della città. Prima viene approvato, maggiore è il tempo per gli uffici di mandare a gara i lavori (fatto che deve avvenire entro il 31 dicembre dell’anno corrente). C’è però un “ma“, ovvero la scarsa produttività di Sala Martorana nell’ultimo periodo.
Pochi atti votati
Da due mesi a questa parte, la tenuta della maggioranza in Consiglio comunale è finita sotto la lente di ingrandimento. Dal 30 aprile, data in cui furono votate la delibera sul Pef Tari e le relative norme accessorie, a Sala Martorana si è concluso poco o nulla. A parte alcuni atti di ordinaria amministrazione, come ad esempio delibere tecniche o debiti fuori bilancio, in aula non si sono fatti particolari passi in avanti. E anche se queste delibere non sono mancare le difficoltà a tenere il numero legale. Colpa soprattutto dei vuoti presenti fra i banchi del centrodestra.
Tante assenze nel centrodestra
Qualche consigliere comunale ha raggiunto notevoli percentuali di assenza in aula da inizio consiliatura. Chi per ragioni politiche, chi per gli incarichi a cui deve far fronte. Come ad esempio l’esponente di Fratelli d’Italia Francesco Scarpinato che, secondo gli uffici del Comune di Palermo, presenta una percentuale di assenza alle sedute del 92%. Va detto però che a pesare è soprattutto il suo doppio incarico da assessore regionale ai Beni Culturali, il quale evidentemente non gli permette di essere presente con particolare frequenza. Ma, in generale, fra i banchi del centrodestra ci sono spesso troppi scranni vuoti. Come avvenuto, ad esempio, nella seduta di mercoledì scorso in cui gli esponenti della maggioranza sono stati presenti al massimo in 14 su 26.
I prossimi due anni al Comune di Palermo
Fatto che ha mandato su tutte le furie non solo le opposizioni, ma anche e soprattutto esponenti della coalizione a sostegno del sindaco Roberto Lagalla. Un elenco in cui rientra l’ex capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo che, nell’ultima seduta d’aula della settimana, ha chiaramente dichiarato di “vergognarsi di far parte di questa maggioranza“, chiedendo al contempo la convocazione di una riunione per discutere i termini per la prosecuzione dei lavori. Un elemento su cui perfino il primo cittadino non avrebbe mancato di esprimere le proprie perplessità sia ad alcuni capigruppo di maggioranza che al presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo. Il momento è catartico. A due anni dalle prossime elezioni amministrative e con importanti impegni sull’agenda politica, non è ancora giunto il momento del liberi tutti.