Un inno alla pace, alla gioia e all’unione. Una festa all’insegna della musica, quella che fa ballare, che unisce e che fa riflettere.
Questo il clima che ha animato l’Arena Capo Peloro, dove oltre 3.000 persone hanno partecipato al concerto gratuito di Roy Paci & Aretuska, organizzato dal Gruppo Caronte & Tourist, con la partecipazione del Comune di Messina, per celebrare i 60 anni dal primo traghettamento privato sullo Stretto di Messina.
“Con grande emozione, siamo felici di aver festeggiato così i nostri sessant’anni, insieme alla comunità dello Stretto che ci ha visto nascere, con la quale siamo cresciuti e alla quale dedichiamo con affetto questa serata di festa. In sei decenni abbiamo accompagnato generazioni di marittimi, contribuendo allo sviluppo di questo territorio al quale siamo profondamente legati. “ ha introdotto così l’evento Pietro Franza, amministratore delegato di Caronte & Tourist.
Presente anche il Sindaco di Messina, Federico Basile, che ha sottolineato l’importanza simbolica della serata: “Festeggiare il vostro 60esimo anniversario qui, all’Arena di Capo Peloro, in uno spazio riqualificato e restituito alla città dopo tanti anni, assume un valore simbolico profondo. Grazie a Caronte & Tourist per aver scelto di condividere questo momento con tutta la cittadinanza. È questo lo spirito con cui vogliamo guardare al futuro: celebrare insieme, con leggerezza ma anche con consapevolezza”.
Durante il concerto, Roy Paci ha creato momenti di particolare connessione con gli spettatori condividendo con il pubblico l’emozione dei suoi tanti viaggi nello Stretto a bordo dai traghetti della compagnia, gustando arancini e sentendo l’aria di casa. Momento intenso della serata è stato l’omaggio con la canzone Malarazza alle figure di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Peppino Impastato, a un giorno dall’anniversario della strage di via D’Amelio.
Sponsor etico della serata è stata “Posto Occupato”, la campagna contro la violenza sulle donne che Caronte & Tourist sostiene da anni. Un’iniziativa simbolica e potente: un posto tra il pubblico, fisicamente riservato da un cartello, ha ricordato che avrebbe potuto essere occupato da una donna che invece è stata vittima di violenza.