Roma si prepara a dare l’ultimo saluto a Pippo Baudo. Il feretro è giunto al Teatro delle Vittorie dove sarà allestita la camera ardente, dopo il momento di raccoglimento privato che si è svolto ieri al Policlinico Campus Biomedico riservato esclusivamente alla famiglia e agli amici più stretti.
Un tributo voluto dai vertici Rai, in accordo con i suoi familiari. La camera ardente sarà aperta dalle 10 di oggi fino alle 20; dalle 9 di domani fino alle 12. Poi, il trasferimento nella sua amata Sicilia.
I funerali si terranno, mercoledì 20 agosto, a Militello Val di Catania, dove è nato. La funzione religiosa sarà celebrata alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria della Stella.
Sono alcune decine le persone in coda all’esterno del Teatro delle Vittorie a Roma, in attesa dell’apertura della camera ardente di Pippo Baudo, morto sabato nella Capitale.
“I ricordi sono tantissimi. Da quando avevo 13 anni è stato, come dicono tante signore dello spettacolo, come un secondo papà. Una persona importante che non dimenticheremo“. Così Gloria Guida, lasciando la camera ardente di Pippo Baudo. “È stato buono, con me è stato generosissimo, mi ha fatto partecipare a Sanremo in qualità di giurata, a Domenica In, tante cose che ricorderò sempre“, ricorda.
“Ciao Pippo! E’ ancora presto, ci vuole tempo, io sono lento e sono pigro… ho detto aspettatemi e con calma arriverò dopo i tempi supplementari. Questa è la sede Rai che ha creato molti di noi e bisogna ringraziare Dio che siamo qui“. Così Lino Banfi.
“Ci ha accompagnati per un periodo enorme, ha accompagnato il Paese sia quando era all’apice del successo che negli anni più bui come quelli di piombo. Era una persona straordinaria che ti rispondeva sempre al telefono, se avevi bisogno lui correva. Quando vedevo la televisione c’era lui, quando ho iniziato a fare i primi passi c’era lui, quando avevo bisogno di un consiglio c’era lui“. Così Max Giusti. “Sono vicino alla sua famiglia“, aggiunge.
“Tutti dobbiamo qualcosa a Pippo Baudo, c’è tanta gente che lo omaggia soprattutto perché ha ‘inventato’ tutti. Quando eri con lui ti sentivi bonariamente osservato e sotto esame“. Così Amedeo Goria lasciando la camera ardente di Pippo Baudo. “Sono tutti qui perché hanno tutti avuto a che fare con lui, in un modo o nell’altro. Gli siamo grati, e’ doveroso esserci“, aggiunge.
“Pippo Baudo è la Rai. Abbiamo voluto omaggiarlo nella sua casa, il Teatro Delle Vittorie, dove ha realizzato straordinarie trasmissioni ed eventi. Era giusto omaggiarlo e averlo qui con noi“. Così Roberto Sergio, direttore generale della Rai. “Il consiglio d’amministrazione” troverà un modo per omaggiarlo “quando si riunirà a settembre“, spiega.
“Pippo Baudo è la storia della televisione italiana, dell’intrattenimento gentile, un grande professionista e un grande maestro che ci ha accompagnati per tanti anni“. Così la consigliera d’amministrazione della Rai, Simona Agnes.
“Ricordo quando ero ragazza e mio padre Biagio Agnes, che è stato direttore generale di questa azienda, con Baudo aveva un profondo sentimento di amicizia e di grande rispetto – aggiunge -. Li accomunava l’orgoglio di appartenenza a questa azienda che continuiamo a difendere e far crescere. A Baudo dobbiamo tantissimo, la Rai di oggi continuerà a lavorare su quella storia che ci ha regalato tantissimi momenti – osserva – e che continueremo a ricordare in futuro“.