“Gli atti aggiuntivi firmati ad inizio di agosto volti ad aggiornare i contratti tra la Stretto di Messina e il Contraente generale, il Project management e il Monitore ambientale, caducati per legge nel 2012, sono pienamente coerenti con il quadro normativo di riferimento a differenza di quanto affermato con sorprendete genericità sui media”. Così la società all’Ansa in merito ad alcune affermazioni emerse oggi.
“Quanto contrattualizzato da Stretto di Messina è coerente con il quadro normativo di riferimento, ovvero il decreto legge 35/2023. Questa noma prevede che gli atti aggiuntivi, volti a ridare effetto ai contratti originari, siano subordinati alla deliberazione Cipess di approvazione del progetto definitivo, che dovrà essere poi registrata dalla Corte dei conti e pubblicata in Gazzetta Ufficiale nonché alla rinuncia ai contenziosi pendenti, ovvero quelli con il Contraente Generale e il Project Management Consultant.
Gli effetti degli atti aggiuntivi ai contratti sono infatti sospensivamente condizionati, oltre che alla registrazione e pubblicazione della delibera Cipess, anche alle rinunce ai contenziosi, rinunce ovviamente già formalizzate negli atti aggiuntivi che dovranno poi essere depositate presso la cancelleria della Corte d’appello/Tribunale di Roma per la formale rinuncia agli atti del giudizio. Solo successivamente a questo adempimento formale, che interverrà non appena la delibera Cipess sarà registrata dalla Corte dei Conti e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, gli atti aggiuntivi produrranno effetti”, spiega la società. “Nessun problema anche per quanto riguarda il contratto con il Monitore ambientale, firmato a suo tempo con la società Fenice spa oggi trasformata in Edison Next, che ne ha acquisito tutti rapporti giuridici”, conclude la SdM.