Dopo il caso sospetto registrato a Palermo, poi smentito dagli esami virologici, un episodio di infezione da West Nile è stato invece confermato all’Ospedale Papardo di Messina.
Il paziente, dopo sei giorni di febbre persistente a domicilio, si è recato al Pronto Soccorso lamentando cefalea intensa e rigidità nucale. Sintomi che hanno subito orientato i medici verso una possibile encefalite. A chiarire il quadro è stato il dott. Antonio Albanese, direttore della U.O.C. Malattie Infettive, che in collaborazione con la U.O.C. di Patologia Clinica guidata dal dott. Giuseppe Falliti, ha richiesto ulteriori esami di laboratorio. Gli accertamenti hanno confermato la positività al virus West Nile.
Il paziente è stato immediatamente ricoverato in isolamento e sottoposto a terapia farmacologica, con l’attivazione contestuale delle procedure ministeriali previste.
Il virus West Nile, trasmesso principalmente dalle punture di zanzare infette, può restare asintomatico o presentarsi con sintomi lievi simili a quelli influenzali. Nei casi più complessi, come anziani e soggetti con patologie pregresse, può però evolvere in meningite o encefalite.
Alla luce dei nuovi casi, le autorità sanitarie invitano la popolazione alla massima prudenza, raccomandando misure di prevenzione come l’uso di repellenti, l’installazione di zanzariere e la rimozione dei ristagni d’acqua che favoriscono la proliferazione delle zanzare.