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Gli interventi

Catania, maxi controlli nel quartiere di San Giovanni Galermo: arrestato un pusher

giovedì 11 Settembre 2025

La Polizia di Stato ha effettuato nei giorni scorsi una vasta operazione di controllo straordinario del territorio nel quartiere di San Giovanni Galermo.

Il maxi controllo è stato attuato dai poliziotti della Squadra Volanti e della Squadra Cinofili della Questura di Catania, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e Occidentale, nonché dagli agenti della Polizia Locale e ha avuto più obiettivi, pianificati meticolosamente grazie ad un attento studio delle dinamiche criminali e delle attività produttive del quartiere interessato.

La zona di San Giovanni Galermo interessata dall’attività, precisamente Via Capo Passero e Via Ustica, è stata cinturata dagli equipaggi della Squadra Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine, che congiuntamente alle unità cinofile hanno proceduto ad effettuare i controlli. In totale, sono state identificate 357 persone, delle quali quasi un terzo con precedenti penali o pregiudizi di polizia.

Non appena giunti in via Capo passero alcuni soggetti si sono dati alla fuga e, in particolare, uno di loro durante la corsa ha gettato due buste, prontamente recuperate dagli agenti, che contenevano 16 involucri con sostanza stupefacente presumibilmente del tipo cocaina per un peso di circa 7,5 grammi, nonché 27 involucri con all’interno sostanza del medesimo tipo del peso di oltre 5 grammi.

L’uomo, un 36enne già noto alla polizia per i suoi precedenti in materia di spaccio di sostanze stupefacenti, ha provato a scappare, ma è stato fermato dai poliziotti e sottoposto a perquisizione.

Oltre alla droga, sono stati sequestrati anche 400 euro, presumibilmente provento dell’attività di spaccio, tenuto conto peraltro che non ha un lavoro stabile. Il 36enne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva, e, su disposizione del Pm di turno, è stato condotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo.

Con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, sono state rimosse alcune porte blindate, usate dai pusher per assicurarsi l’impunità, già divelte la scorsa settimana nel corso del precedente controllo straordinario e rimontate nel giro di pochi giorni.

Anche durante questa attività le unità cinofile hanno setacciato la zona, rinvenendo decine di dosi di marijuana e cocaina, che sono state sequestrate a carico di ignoti, sottraendo così la droga al guadagno alle organizzazioni criminali.

La droga era nascosta ovunque, tra le erbacce, in mezzo ai rifiuti, all’interno di mattoni di costruzioni abusive lasciate incomplete. Tuttavia, non è stato difficile rinvenirla grazie all’eccezionale fiuto dei cani poliziotto.

I poliziotti hanno, inoltre, predisposto specifici posti di controllo al fine di identificare coloro che orbitano nella zona nota come piazza di spaccio. Durante i controlli sono stati individuati molti soggetti, probabilmente potenziali acquirenti di sostanze stupefacenti, considerato che non erano residenti in quella zona e anche che proprio in via Capo Passero e in via Ustica non vi sono locali di ritrovo. La scusa più di frequente utilizzata dai soggetti fermati rispetto alla domanda dei poliziotti sul perché si trovassero proprio in quei luoghi era quella di aver sbagliato strada.

Molti dei soggetti fermati e controllati sono stati sanzionati per diverse violazioni del codice della strada per un totale di oltre 3.000 euro. Le violazioni riscontrate hanno riguardato la guida senza copertura assicurativa, senza casco e senza i documenti di guida. Alcuni veicoli sono stati sequestrati perché già erano stati sottoposti a fermo amministrativo e verranno successivamente confiscati.

Inoltre, i poliziotti hanno chiesto l’intervento dei tecnici dell’ENEL per verificare l’esistenza di eventuali allacci abusivi alla rete elettrica pubblica.

I tecnici hanno rilevato la presenza di più allacci irregolari, attestando in tali casi il furto di energia elettrica e in un caso della fornitura condominiale. Al termine degli accertamenti sono stati denunciati i proprietari di casa che rubavano l’energia elettrica, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva.

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