“Dobbiamo ringraziare il comune di Palermo per la disponibilità del sito e i privati che ci sostengono con le loro offerte volontarie, o con collaborazioni“.
Queste le parole di Pino Apprendi, Garante dei diritti dei detenuti di Palermo.
“Forse è l’unica iniziativa in Sicilia, della durata di un mese, che non gode di mance di mamma Regione. In verità anche il mondo dell’informazione non è stato generoso con l’Alloro Fest, la RAI per la prima volta non ha ritenuto interessante il programma, ignorando anche la rassegna teatrale dedicata ai Giusti dell’Umanita’, dove compagnie di rilievo nazionale hanno ricordato alcune delle vittime della mafia, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rocco Chinnici, Mauro De Mauro, Mauro Rostagno, Paolo Borsellino e Salvatore Mineo.
Ignorati i tanti artisti siciliani e le compagnie venute in esclusiva dal teatro di Belgrado e da Milano CETEC Casa Museo Alda Merini. Ogni sera il pubblico numeroso ha ripagato chi per mesi, Giovanni Apprendi responsabile artistico, si è impegnato per la buona riuscita dell’iniziativa culturale. Per fortuna oggi c’è internet e l’informazione, nel bene e nel male gira lo stesso. L’ingresso a tutti gli spettacoli è stato gratuito“.