Condividi
La dichiarazione

Rivolta di Capodanno al Malaspina, Apprendi: “Spumante pretesto per far emergere i disagi di ogni giorno”

giovedì 4 Gennaio 2024

Anno nuovo vecchie problematiche. Nel capoluogo siciliano il 2024 ha preso il via con una notizia di cronaca che se da un lato ha “strappato una leggera risata“, se così si può dire, per l’assurdità del contesto, dall’altro desta non poche preoccupazioni per le reali condizioni in cui versano gli istituti minorili.

A portare alla luce la folle serata andata in scena al carcere Malaspina è stato il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Alcuni detenuti si sono resi protagonisti dell’ennesima protesta. La colpa? Questa volta sarebbe riconducibile alla quantità di prosecco, ritenuta insufficiente per brindare al nuovo anno. I giovani hanno appiccato il fuoco in una cella, intossicando così due agenti finiti in ospedale.

La situazione al Malaspina è da tempo diventata difficile da gestire. Ha raccontato il garante per i detenuti di Palermo Pino Apprendi che ha visitato la struttura dopo l’episodio. “È stato usato il pretesto dello spumante – ha aggiunto – peraltro analcolico, come riferitomi dal comandante della polizia penitenziaria, per far emergere un disagio che si consolida ogni giorno che passa in alcuni di loro che si trovano chiusi a Palermo, pur avendo le famiglie o i parenti al Nord. Da sempre abbiamo auspicato che la pena venisse espiata più vicino possibile ai luoghi dove risiedono i congiunti“.

Storie drammatiche, aggressioni, proteste e rivolte: l’universo della giustizia e dei penitenziari minorili non è nuovo a questi episodi. Non solo Palermo ma anche in tutta l’Isola, come a Catania o Acireale, e a livello nazionale, la situazione è sempre più preoccupante e fuori controllo. “Quasi tutti i minori fanno uso di psicofarmaci e sono assoggettati al consumo di droghe – ha dichiarato Apprendi – già da prima del loro ingresso in istituto. Ci sono conflitti aperti fra gli italiani e gli extracomunitari quasi tutti provenienti dai paesi africani e transitati dalle carceri libiche“.

Un microcosmo, quello dei penitenziari minorili, spesso dimenticato e che riflette i propri disagi anche nelle carceri, che ogni giorno fanno i conti con sovraffollamento, disagi psichici e difficoltà a ricostruire una vita al di là delle sbarre. Le falle di questo sistema mostrano chiaramente la necessità di ripartire da nuovi programmi rieducati e nuovi corsi di formazione che possano donare a questi ragazzi una visione e un orizzonte di riscatto per ripartire. Nelle condizioni attuali, però, tutto ciò appare ancora molto lontano e non auspicabile.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.