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L'intervista

Mancuso: “Il centrodestra ha riaperto il dialogo nel Nisseno. Manovra quater? E’ sulla giusta via”

sabato 4 Ottobre 2025
mancuso forza italia

Dal Nisseno all’Ars. Forza Italia dalla dimensione provinciale a quella regionale. A fare il punto sullo scenario politico siciliano, tra presente e futuro, è stato Michele Mancuso, presidente della Commissione Statuto e deputato azzurro all’Assemblea regionale.

La riprese dei lavori a Palazzo dei Normanni non è stata semplice. Toni accesi da smorzare, una coalizione da ricompattare dopo le tensioni registrate in aula nel corso della votazione del ddl sul riordino dei Consorzi di Bonifica e della manovra ter, le lunghe maratone in II Commissione Bilancio per la stesura del testo della manovra quater e ora i prossimi appuntamenti in programma a Sala d’Ercole. All’interno di quadro così complesso, sicuramente, FI gioca un ruolo molto importante. 

Forza Italia, inoltre, ha una lunga tradizione anche a Caltanissetta. Giovedì 2 ottobre si è svolto un incontro importante per il gruppo provinciale e al quale ha preso parte anche Mancuso: “Amo fare queste cose perché sono molto legato a tutti i Comuni della provincia, avendo avuto la fortuna di fare il presidente del Consiglio provinciale, conoscendo tutti quelli che fanno e hanno fatto politica. E’ stato molto partecipato – ha raccontato il forzista – ma soprattutto, è stato bello vedere tanti volti nuovi di giovani, donne e uomini. Persone che veramente possono rappresentare la nuova classe dirigente insieme a quella esistente. Un rilancio importante per il partito, in un territorio dove ha sempre espresso tantissimo. Il tesseramento rappresenta un momento importante per dare un segnale di presenza e di quantità“. 

Una dimensione, quella di Forza Italia, ben radicata nel Nisseno e a dimostrarlo sono state le elezioni provinciali dello scorso aprile, con la vittoria di Walter Tesauro, sindaco di Caltanisetta. Un candidato, però, non condiviso da tutto il centrodestra. Gli altri componenti della coalizione, infatti, preferirono sostenere Massimiliano Conti, primo cittadino di Niscemi. Una spaccatura, dunque, che nel territorio prosegue da diverso tempo, ma “questo non vuol dire che alla fine, in un futuro, non si possa trovare la giusta sintesi, tenuto conto anche del fatto che nelle piccole Province si innescano meccanismi personali che vanno oltre le regole di un tavolo politico-istituzionale“. Ha spiegato Mancuso che ha aggiunto: “Non siamo il riflesso di quello che succede a livello regionale, dove c’è una giunta che è assolutamente ben rappresentata e che rappresenta tutte le forze politiche. Ci siamo ritrovati in questa situazione, ma più per questioni locali o per pretese. Quando dico questo non voglio accusare nessuno, ma se in una coppia qualcosa non funziona non è detto che la colpa sia solo di uno. Probabilmente qualcosa che non funziona c’è“.

Un’intesa da dover necessariamente trovare in questi mesi, proprio in vista delle elezioni amministrative che si svolgeranno nella primavera del 2026. Una data che appare lontana, ma che in realtà è più vicina di quanto ci si possa immaginare. Adesso c’è un’ipotesi di rivederci e risederci, come centrodestra provinciale. Io sono ben disposto, anche se le cose vanno affrontate caso per caso, perché molti Comuni sono al di sotto dei 5mila abitanti. Per esempio, tra quelli che andranno a votare nelle amministrative 2026 e 2027, dove vale la persona prima ancora dell’appartenenza politica, è chiaro che, se si vuole vincere, si deve dare privilegio nella scelta a chi più degli altri può essere competitivo“. Al momento “non è partito un tavolo provinciale. C’è un dialogo che finalmente si è riaperto dopo tanto tempo e che sicuramente porterà ad un ragionamento provinciale per un centrodestra più unito possibile“.

Le sfide sul territorio, inoltre, non mancano. “Noi siamo sereni – ha sottolineato Mancuso – stiamo lavorando costantemente perché c’è tanta carne al fuoco. Ci sono tante cose importanti da fare, sono stati programmati interventi per decine di milioni per la viabilità, dodici milioni per l’edilizia scolastica. Le Province non esistevano più dal 2013 e per noi è una grande occasione. La loro assenza ha abbandonato a se stessi i Comuni, anche dal punto di vista dell’assistenza sociale. C’è tanta buona volontà e ci sono veramente tante risorse da mettere a disposizione. L’obiettivo è, facendo squadra, riuscire a dare risposte concrete al territorio“.

Ma allarghiamo l’orizzonte e spostiamoci anche sul panorama regionale.

All’Ars, oltre ad essere presidente della Commissione Statuto, Mancuso è anche componente della II Commissione Bilancio ed è ha dunque seguito molto da vicino i vari step compiuti dalla manovra quater. Il testo è stato approvato al termine della lunga maratona, svolta nella giornata di mercoledì e che si protratta fino a tarda notte. “Il presidente Schifani e la sua Giunta – ha commentato l’esponente di FI – sono stati veramente ineccepibili nel proporre emendamenti che hanno continuato a tracciare quel percorso di rilancio e di crescita della Sicilia“.

La norma che approderà a Sala d’Ercole sarà molto corposa e prevede diversi interventi, per un valore complessivo di 240 milioni di euro. La variazione di bilancio, però, potrebbe incontrare qualche resistenza da parte del PD e del M5S, i cui deputati hanno abbandonato la seduta in Commissione, durante la discussione degli interventi di carattere territoriale. “Mi auguro – ha concluso Mancuso – si possa ritrovare un confronto costruttivo. L’interesse di un Governo non è dare risposte solo ai deputati della maggioranza. Il presidente Schifani lo ha dimostrato dando ampio margine e apertura a tantissime proposte provenienti dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle. L’equilibrio si è rotto sugli emendamenti territoriali. Ognuno decide come vivere la sua vita politica sul territorio. Se c’è un deputato regionale che ha una richiesta di un sindaco piuttosto che da una rappresentanza importante, che vive ogni giorno i problemi del territorio, se ne ha opportunità, è giusto che dia risposta. Chiamarle mance è veramente un peccato, perché se mancia è l’emendamento che l’onorevole Mancuso ha presentato per cercare di far finanziare un’autoambulanza alla Croce Rossa di Caltanissetta, che non ne ha, vuol dire che non ho capito nulla dell’esigenza dei territori e di cosa deve essere la politica. Ci può essere l’emendamento sbagliato o inopportuno, ma questi sono casi rari e singoli che vanno chiaramente affrontati e discussi serenamente, questo al di là dell’orientamento e dell’appartenenza politica o partitica. Questa manovra, a mio avviso, è sulla giusta via, anche per indirizzare la prossima Finanziaria verso interventi assolutamente di rilancio. Oggi ci ritroviamo ad avere tantissime risorse grazie al lavoro che si è fatto negli anni e che permetta alla Sicilia di essere addirittura Regione di traino, come dicono i dati economici. E’ un motivo di orgoglio e credo che oggi assistiamo a cosa significa dare risposte concrete“.

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