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Tengono banco le criticità economico-finanziarie

Diserbi a Palermo, il piano di Reset è pronto: a breve sarà inviato al Comune

giovedì 9 Ottobre 2025
Mancati diserbi in via Li Puma, Sperone, Palermo

Nei giorni scorsi giorni era stato chiesto a gran voce dalle opposizioni. Oggi, Reset sarebbe pronta ad inviare il piano per i diserbi da effettuare sul territorio del Comune di Palermo. Ad annunciarlo è stata una delegazione del M5S guidata dal consigliere comunale Antonino Randazzo. Il gruppo ha infatti incontrato ieri i vertici aziendali rappresentati da Fabrizio Pandolfo. Secondo quanto affermato dagli esponenti pentastellati, il piano dovrebbe addirittura arrivare agli uffici di Palazzo delle Aquile la prossima settimana.

Un problema in via di risoluzione che si unisce alla delibera, recentemente approvata dalla Giunta Comunale, con la quale viene stabilito il passaggio dei servizi di sanificazione da Rap alla stessa Reset. Aiuti importanti per un’azienda che, nonostante l’approvazione del nuovo contratto di servizio avvenuta nel 2024, presenta diversi problemi da risolvere: dal monte ore dei dipendenti al venir meno della “decontribuzione Sud“. Meccanismo introdotto dal Governo Nazionale per alleggerire il carico contributivo dei contratti. Perplessa a tal proposito la capogruppo del M5S Concetta Amella, la quale sostiene che “anche con l’affidamento dei nuovi servizi rischia di chiudere il bilancio 2025 in perdita e con l’erosione del capitale sociale“.

Piano diserbi in arrivo al Comune di Palermo

Delegazione M5S incontra vertici Reset su piano diserbi a Palermo

Sul fronte dei diserbi, ieri si è tenuto un incontro fra i vertici della Reset e una rappresentanza del M5S di Palermo. A capo della delegazione il consigliere comunale Antonino Randazzo, il quale ha annunciato che “il piano degli interventi sarà trasmesso all’Amministrazione comunale entro l’inizio della prossima settimana per diventare immediatamente operativo. Da settimane, come M5S, chiediamo che venga messo a disposizione un cronoprogramma chiaro, pubblico e trasparente, in modo che tutti i cittadini possano conoscere tempi e modalità degli interventi sul territorio. Perché i servizi pubblici non sono cortesia da chiedere ma un diritto dei cittadini“.

Amella: “Delibera su sanificazione non basta, bilancio 2025 rischia di chiudersi in perdita”

Sullo sfondo però restano diversi problemi. A cominciare dall‘andamento economico-finanziario dell’azienda. Fatto sottolineato dalla capogruppo del M5S Concetta Amella. L’esponente pentastellata fa riferimento in particolare alla recente approvazione della delibera, da parte della Giunta Comunale, che prevede il passaggio dei servizi di sanificazione dalla RAP alla Reset. La stessa, secondo Amella, “non può produrre effetti immediati. E’ verosimile che debba passare dal Consiglio comunale e che sia necessaria una contestuale modifica del contratto di servizio con RAP“.

Concetta Amella in via Ernesto Basile, linea C del tram Palermo
Concetta Amella, capogruppo M5S Comune di Palermo

Ma il passaggio chiave riguarderebbe, a giudizio della capogruppo pentastellata, alla portata dell’impatto positivo del servizio sui bilanci aziendali. “L’atto non risolve il vero nodo della questione: la gravissima situazione economica della Reset. Anche con l’affidamento dei nuovi servizi rischia di chiudere il bilancio 2025 in perdita e con l’erosione del capitale sociale. Secondo le stime, se l’attivazione del servizio di igienizzazione dovesse avvenire dal 1° ottobre 2025, la perdita prevista per il 2025 ammonterebbe a 1,6 milioni di euro; salirebbe a 1,8 milioni se il servizio partisse a novembre e a quasi 2 milioni di euro se partisse a dicembre. Nel caso in cui non partisse affatto, la perdita stimata raggiungerebbe oltre 2,1 milioni di euro.

L’allarme lanciato dalle opposizioni su monte ore e decontribuzione Sud

Fatto che si aggiunge alle criticità evidenziate nelle scorse settimane dall’esponente del Gruppo Misto Massimo Giaconia, ovvero al venir meno della “decontribuzione Sud” e ai problemi del coefficiente orario per i dipendenti della Reset. Aspetto, quest’ultimo, che Amella definisce come “un dato allarmante“. In particolare, chiarisce la capogruppo del M5S, che “la saturazione delle ore di lavoro annue legate al contratto principale avverrà tra il 5 e il 9 dicembre 2025. Ciò significa che, da quella data e fino alla fine dell’anno, Reset non potrà più erogare ulteriori servizi al Comune, avendo esaurito il monte ore e i fondi economici disponibili.Un simile scenario impone di affrontare fin da ora la questione della salvaguardia dei livelli occupazionali, che rischiano di essere messi in discussione proprio nel periodo in cui la città ha più bisogno di servizi essenziali e di stabilità“.

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