Condividi
Il quadro

Il futuro incerto degli ex lavoratori Almaviva: il servizio 116-117 e i nodi ancora da sciogliere

giovedì 9 Ottobre 2025

Il futuro dei lavoratori Almaviva resta appeso ad un filo. Il clima è più sereno rispetto a quello che attanagliava le ultime settimane del 2024 (CLICCA QUI). Una luce di speranza si è accesa all’orizzonte, ma resta l’incognita sulle tempistiche. 

A fine settembre l’ultima riunione nella sala Libero Grassi dell’assessorato regionale delle Attività produttive, a Palermo, con i rappresentanti dei sindacati, del ministero del Lavoro e dell’assessorato regionale della Salute per discutere sul tema. Un altro incontro con l’assessore Edy Tamajo si sarebbe dovuto svolgere questa sera. Il confronto, però, è stato rinviato.

Si esulta, ma non troppo. Da Roma è arrivato il via libera al 116-117. Il progetto del governo Schifani ruota infatti attorno al numero unico europeo 116-117, il servizio che servirà ai cittadini per ricevere assistenza sanitaria non urgente, complementare al 118 delle emergenze. Non si tratta di un progetto inedito. In Campania, infatti, esiste già e ha visto il reimpiegare di circa 800 lavoratori.

L’idea siciliana è quella di attivare due centrali operative, una a Palermo e una a Catania, presso i locali degli ospedali Civico di Palermo e Cannizzaro di Catania, e di impiegare 130 ex dipendenti del call center in esubero, con un investimento complessivo di circa 25 milioni di euro. È previsto l’affidamento del servizio alla Consip.

Al momento, però, il progetto non è ancora definito e pronto per partire. La partita dovrebbe chiudersi entro fine ottobre o i primi di novembre. Una soluzione auspicata, ma che comunque non risolverebbe per intero l’incubo dei lavoratori Almaviva, percettori della Naspi. Il servizio 116-117 includerà dalle 130 unità. I riflettori dovranno dunque accendersi presto anche sui circa 400 esclusi, per i quali bisognerà studiare una diversa collocazione. La speranza è quella di giungere alla digitalizzazione delle cartelle sanitarie. Un traguardo già raggiunto in altre Regioni, ma ancora lontano in Sicilia.

Diversi i nodi ancora da sciogliere. In prima battuta le modalità per far confluire il personale all’interno dell’azienda che prenderà l’appalto per gestire il servizio. Il servizio non verrà erogato dalla Regione, ma dall’azienda a cui verrà affidato l’appalto. Con molta probabilità si andrà verso un affidamento diretto per abbreviare i tempi burocratici. Successivamente dovrà essere esaminato il criterio di scelta.

Sono circa 400 i lavoratori siciliani licenziati da Almaviva a far data 1° agosto. Da questa data – ha spiegato il segretario generale Slc Cgil Palermo Fabio Maggio abbiamo avuto due incontri con le istituzioni regionali per accelerare i tempi di reimpiego per tutta la platea. Il progetto 116117 (numero europeo per le cure non urgenti) che dovrebbe occupare un numero di lavoratori non ancora definito ma che si aggira tra i 130/150 non è ancora partito per via di alcuni nodi fondamentali da sciogliere, come l’affidamento dell’attività ad una azienda specializzata e poi come far confluire i lavoratori ex Almaviva all’interno del soggetto esecutore ed i criteri di scelta dei lavoratori che ne faranno parte. Nessun progetto tangibile è ancora pronto per il reimpiego dei restanti lavoratori, si pensa di sviluppare in Sicilia la digitalizzazione delle cartelle sanitarie, come fatto in altre regioni, ma di concreto ancora non c’è nulla ed i lavoratori al momento hanno come unico sostegno al reddito la Naspi. Faremo in modo di tenere alta l’attenzione su questa vertenza affinché si possa dare una continuità occupazionale a tutti i lavoratori licenziati e non solo ad una parte e chiediamo pertanto alle istituzioni regionali di accelerare sui tempi di sviluppo dei progetti di reimpiego. Le famiglie siciliane colpite da questa crisi meritano risposte chiare, immediate e dignitose. È tempo di agire“.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

La lunga attesa dei 1.815 Asu, Abbate: “Arrivare ad una più fluida e veloce stabilizzazione” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della I Commissione Affari Istituzionali ha convocato questa mattina un’audizione per fare chiarezza sui motivi dello stallo

BarSicilia

Bar Sicilia con Cateno De Luca: “Io come Attila, dove passo non cresce più la malapolitica. Regionali? Dopo Schifani sono il più votato in Sicilia” CLICCA PER IL VIDEO

Nuova puntata di Bar Sicilia, il format domenicale de ilSicilia.it condotto da Maurizio Scaglione e Maria Calabrese, giunto alla numero 334. Stavolta protagonista è Cateno De Luca, primo cittadino di Taormina, capogruppo di Sud chiama Nord all’Ars.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.