“Con la sentenza n. 1203/2025, la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado di Milano ha riaffermato un principio destinato a fare scuola: interessi e sanzioni non seguono il destino del tributo principale, ma si prescrivono autonomamente nel termine di cinque anni.
Una decisione che ha portato alla riduzione della pretesa fiscale, rafforzando un orientamento ormai consolidato in giurisprudenza, sempre più attento ai limiti temporali dell’azione di riscossione e alla certezza dei rapporti tributari.
Il pronunciamento conferma l’importanza dei termini di prescrizione come garanzia di equilibrio tra l’esigenza di gettito e la tutela del contribuente, ribadendo che il tempo resta uno strumento essenziale di giustizia”. Queste le parole del Giuscommercialista – Revisore Legale Victor Di Maria.