La Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani interviene a Tripi nel Messinese, programmando i lavori di messa in sicurezza dell’area dell’ex municipio.
È stata infatti pubblicata dagli Uffici diretti da Sergio Tumminello la gara per la mitigazione del rischio geomorfologico a monte della via Baracca e di piazza Draghi. È di poco inferiore ai tre milioni di euro l’importo di gara, con scadenza per la presentazione delle domande fissata al prossimo 17 novembre.
Una buona notizia per i residenti del centro abitato di Tripi, comune tirrenico dei Monti Nebrodi, a seicento metri sul livello del mare, in un versante che ha la classificazione di rischio più elevata e grado di priorità massimo e nella quale si sono registrati negli anni diversi movimenti franosi che ne hanno compromesso la stabilità. L’area in questione è quella compresa tra vicolo Sant’Onofrio e via Regina Margherita e nella quale sono ancora ben visibili i danni creati dai fenomeni di dissesto, con le lesioni a edifici privati e infrastrutture pubbliche.
Il sito si caratterizza per l’assenza di opere di regimazione idraulica e per la fatiscenza delle pavimentazioni. Le lesioni più marcate si evidenziano nell’edificio dell’ex casa comunale che risulta inagibile dal 2012 e nelle case a valle. Un’area urbana che risulta molto degradata, con ampie zone in terra naturale ricoperte da vegetazione spontanea e con fabbricati fatiscenti che favoriscono l’infiltrazione delle acque. A rendere estremamente pericolosa l’intera zona la sua accentuata pendenza, con terrazzamenti gravemente dissestati.
Obiettivo dell’opera è eliminare le infiltrazioni e la percolazione delle acque piovane, attraverso la realizzazione di sistemi di drenaggio in grado di mitigare l’erosione del terreno. Prevista la demolizione degli edifici fatiscenti e la realizzazione di opere di contenimento, oltre ai drenaggi sub-verticali e alle canalizzazioni di superficie in grado di intercettare le acque meteoriche. Si procederà infine con la costruzione di paratie tirantate di micropali tubolari, con la ripavimentazione delle strade, con il rifacimento dei muri di sostegno e con il ripristino della rete di sottoservizi.