Violenza, paura e follia al Policlinico di Messina, dove si è verificato un episodio grave ed inqualificabile che ha coinvolto una dottoressa del reparto di Medicina d’urgenza, aggredita e presa a calci e pugni. A inveire e scagliarsi contro la malcapitata sarebbero stati i parenti di un paziente che si trova ricoverato nel presidio ospedaliero messinese per contagio da Covid. A scatenare la furia nei confronti dell’operatrice sanitaria sarebbe stato il “no” opposto alla richiesta da parte degli aggressori di accedere ai locali ospedalieri.
Le vigenti norme contro la diffusione del virus impediscono, com’è noto, l’accesso ai locali ospedalieri in tutte le strutture e le misure sono state rafforzate nei vari nosocomi anche alla luce della situazione attuale che vede in provincia di Messina circa 14 mila persone contagiate dal Covid. La dottoressa, a quanto risulta, avrebbe spiegato che le norme in vigore non consentono l’ingresso in ospedale ai soggetti non ricoverati e dalla stessa erano anche arrivate delle rassicurazioni sullo stato di salute della persona che si trova ricoverata al Policlinico.
Ma ciò non è bastato ad impedire l’aggressione. La donna sarebbe stata colpita anche quando era già finita a terra. La polizia ha identificato quattro persone e sta indagando sulla vicenda per ricostruire i fatti ed accertare le responsabilità. La dottoressa ha presentato denuncia per l’aggressione subita ma è già rientrata in servizio.