
“Dopo il reddito di cittadinanza rivisto (male) e camuffato, Schifani prova ad andare in soccorso all’edilizia che annaspa dopo la fine dell’onda lunga dei benefici garantiti dal bonus 110%, che evidentemente andava sì rivisto e migliorato, ma non sabotato prima e poi cancellato del tutto, condannando a morte un settore che aveva provato a rialzare la testa e trainare la ripresa dell’economia”.
Lo afferma il coordinatore siciliano del M5S, Nuccio Di Paola, commentando le indiscrezioni sulla finanziaria che si accinge a sbarcare all’Ars.
“Il superbonus, che per inciso quasi tutto il governo Meloni ha pressato per prorogare prima di fare una clamorosa retromarcia – dice Di Paola – è stato criminalizzato perché sono stati analizzati e contrabbandati urbi et orbi solo i costi della misura, senza prendere in considerazione i tanti benefici che ha prodotto, come hanno sottolineato a vario titolo Nomisma, Censis, Bankitalia, Eurostat e perfino la Commissione Europea, che suggeriva di estenderlo ad altri Paesi. Non sono mai state prese in considerazione, infatti, dalla propaganda di regime, le somme rientrate subito sotto forma di Iva, Ires, maggiore produzione e occupazione, e la riduzione delle spese sotto forma di sussidi e cassa integrazione, e si potrebbe continuare”.
“Bonus edilizi a parte – continua Di Paola – speriamo che questa finanziaria non sia un altro libro dei sogni e l’ennesima occasione mancata in perfetto stile Schifani, che si sta dimostrando abilissimo a distruggere tutto quello che tocca. Il disastro è sotto gli occhi di tutti, basta guardarsi intorno: su sanità, agricoltura, siccità, incendi c’è il sigillo del suo fallimentare governo, e serve a poco gonfiarsi il petto, come ha fatto prontamente il presidente, per i dati della Cgia di Mestre. Commenti piuttosto i dati recentissimi del Gimbe, che collocano la nostra sanità al penultimo posto tra le regioni italiane, su cui, ovviamente, da Palazzo d’Orléans c’è stato silenzio tombale”.





