Il Gruppo Parlamentare della Democrazia Cristiana all’Ars in una nota ufficiale, a firma di sei deputati regionali, comunica che “ha appreso con grande rammarico la notizia della revoca delle deleghe assessoriali ai colleghi Nuccia Albano e Andrea Messina. Il Gruppo desidera sottolineare come i due assessori, espressione diretta della Democrazia Cristiana, abbiano sempre fornito tangibile dimostrazione di efficienza, di trasparenza amministrativa e di onestà nello svolgimento della loro attività amministrativa e non abbiano mai fatto mancare il loro sostegno all’attività del Governo e del Presidente della Regione, onorevole Renato Schifani”.
Il Gruppo parlamentare della democrazia cristiana, con forza e convinzione, rivendica che “sin dal primo giorno del mandato, l’atteggiamento nei confronti del Presidente della Regione è sempre stato improntato a grande lealtà e vicinanza, dimostrata giornalmente attraverso la presenza costante e leale in aula e in Giunta su ogni provvedimento. Il Gruppo è stato, in questo, sempre il primo rispetto a tutti gli altri schieramenti”.
E aggiunge la nota: “Pur comprendendo le difficoltà politiche del Presidente della Regione nella delicatezza del momento attuale, il rammarico aumenta nel constatare che la linea di trattamento riservata al Gruppo della democrazia cristiana non sia pienamente coerente poiché si ritiene questo trattamento inedito rispetto a situazioni politiche pregresse. Una decisione che, alla luce di quanto dimostrato fino ad oggi, si ritiene di non meritare”.
Nonostante il profondo dispiacere per la decisione subita, il Gruppo Parlamentare della Democrazia Cristiana intende ribadire la propria posizione: “Siamo ancora disponibili a portare avanti l’atto di fiducia che abbiamo sottoscritto all’inizio del mandato. Abbiamo condiviso il programma e le aspirazioni del Governo nel 2022 e continueremo a non venire meno al nostro impegno, lavorando per il bene della nostra Sicilia e portando avanti le istanze proposte dal Governo, sempre e solo nell’interesse superiore della comunità siciliana”.



