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Attraversare il fiume Sosio, scoprire le bellezze artistiche racchiuse nei conventi, visitare luoghi incontaminati e realtà locali ricche di storia e di eccellenze enogastronomiche. Dal 5 al 12 giugno parte il “Cammino inaugurale sulle Orme di San Bernardo da Corleone”. Un percorso di cento chilometri e sei tappe che da Sciacca (Ag) porterà a Corleone (Pa), luogo di nascita del “santo spadaccino dalla testa calda”.
Un cammino strutturato e articolato che arriva dopo alcune “tappe test” e proprio in occasione del 20° anniversario della canonizzazione di San Bernardo da Corleone. In particolare, i pellegrini arriveranno alla tappa finale giorno 11 giugno quando, dalla Chiesa dei Cappuccini di Palermo, arriverà a Corleone il simulacro del santo. Le adesioni saranno raccolte fino al 2 giugno, collegandosi al sito https://www.sulleormedisanbernardo.it/.
Sulle Orme di San Bernardo, è un progetto patrocinato dalla Regione siciliana e dal Comune di Corleone che nasce da un’idea ben precisa. Come spiega Pietro Di Miceli, uno degli ideatori e componente del Comitato Animosa Civitas di Corleone, l’elemento religioso è il fil rouge che lega diversi aspetti del territorio. Dalla valorizzazione artistico-culturale a quella naturalistica, la volontà è quella di sostenere le economie locali già provate dalle pandemia, sviluppando uno spirito di gruppo, di accoglienza e di comunità.
I comuni coinvolti sono dieci: Sciacca, Caltabellotta, Burgio, Bivona, Palazzo Adriano, Chiusa Sclafani, Giuliana, Bisacquino, Campofiorito e Corleone.
Un’occasione per visitare luoghi incontaminati, conventi e catacombe, luoghi di culto e musei sviluppando un tipo di turismo lento, a passo d’uomo e alla portata di tutti. Il percorso fa parte del network Vie sacre e cammini religiosi in Sicilia -la rete di percorsi che abbraccia l’intera isola, tra fede e trekking. Si tratta dunque di una tradizione antica tornata recentemente di moda e che rende il camminatore al tempo stesso pellegrino e turista.
Tante le curiosità da scoprire. A partire dalla particolare biografia di San Bernardo da Corleone al secolo, Filippo Latino. Nato nel 1605 da un calzolaio, da spadaccino ribelle e testa calda si trasforma in un esempio di preghiera e penitenza diventando frate a soli 27 anni. Insomma, un frate corleonese che ricorda molto il manzoniano Frà Cristiforo!
E poi ci sono le singolarità artistiche. Ad esempio una riguarda l’attività di molti frati cappuccini diventati importanti scrittori e soprattutto eccellenti pittori come Frà Felice da Sambuca. Vissuto nella seconda metà del ‘700, con le sue opere ha raffigurato le vite di molti santi tra cui San Bernardo da Corleone. Una miriade di quadri presenti in quasi tutti i conventi del mondo che raccontano ovunque non solo la storia di un un singolo personaggio ma anche quella di un intero territorio.
Non solo arte ma anche tanta natura. Come sottolinea Di Miceli: “Attraverseremo la Valle del Sosio e, probabilmente, ci bagneremo tra le acque del fiume. Godremo dello scenario naturalistico e boschivo delle Montagne delle Rose, percorreremo vecchie trazzere regie di origini medievali, zone archeologiche con presenze bizantine. Il cammino mette a contatto con un territorio variegato: dal mare alle montagne. Pensiamo anche a un diario di bordo che, per una settimana, racconterà le comunità coinvolte dando così una testimonianza reale. Un modo per rilanciare le economie delle piccole realtà, il segnale di una ripartenza decisa e convinta. Tutte le strutture ricettive saranno coinvolte: b&b, bar, ristoranti, aziende agricole. Molti sindaci ci hanno chiamato perché hanno capito l’importanza di questa iniziativa”
In futuro, con la pandemia alle spalle, si pensa a un cammino ancora più strutturato. Tra le idee, un tracciato più lungo che colleghi la comunità dei frati cappuccini palermitani a quella, molto attiva, di Sciacca e quella di esportare questo tipo di turismo, in altre parti della Sicilia.