Tra le regioni più quotate ci sono Puglia, Toscana e Sicilia. Grazie al Green pass inoltre aumenterà anche la spesa turistica per oltre 1.7 miliardi di euro. Oltre la metà degli italiani (53,4%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi anche se solo il 4,1% ha già prenotato. Sul versante opposto, il 46,6 per cento ha scelto di non partire, di cui circa 4 milioni per impossibilità economiche (8,2%). Cinque le regioni più gettonate per l’estate 2021: Puglia, Toscana, Sicilia, Emilia-Romagna e Sardegna. Prevale la tradizione con poco meno di 6 italiani su 10 che opta per il mare, bene anche il prodotto “Città d’arte, cultura e borghi” (12,7%) e “Montagna e naturalistico” (9,1%).
È quanto emerge da un’indagine realizzata da Demoskopika in collaborazione con il Corso di laurea in economia e management del Dipartimento di diritto, economia, management e metodi quantitativi dell’Università del Sannio.
Il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio: «Stime incoraggianti per la ripresa ma serve giocare d’anticipo con un piano di rilancio per il 2022-2023». «Il turismo italiano è fortunatamente in fase di graduale ripresa. Le nostre stime – precisa il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – sono prudenziali poiché abbiamo ricevuto alcuni segnali che il comparto potrebbe registrare incrementi dei flussi ottimisticamente più rilevanti. Il piano vaccinazioni e il green pass rappresentano un indubbio incentivo nel processo di ripresa della movimentazione turistica. Ora più che mai, – conclude Raffaele Rio – necessita un piano di rilancio del turismo italiano che, giocando d’anticipo, alimenti la ripartenza, incentivi la domanda interna e internazionale verso il Belpaese, programmi in tempi utili il biennio 2022-2023. Il tutto non trascurando, anzi rimarcando, che l’emergenza pandemica ha modificato alcuni comportamenti di consumo turistico come confermato anche dalla nostra ultima rilevazione».
Saracini e Squillante (Università del Sannio) afferma inoltre: «Analisi flussi turistici utile alla ripresa del comparto». «La riflessione avviata sui flussi turistici per il prossimo periodo estivo – commentano Paola Saracini e Massimo Squillante, rispettivamente presidente del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management e direttore del Dipartimento DEMM dell’Università del Sannio – rappresenta un’esperienza di grandissimo interesse, sia per il dominio di applicazione, l’analisi di un settore toccato fortemente dalla crisi pandemica, che per il percorso formativo dei nostri studenti cui da sempre offriamo la possibilità di coniugare strumenti metodologici e applicazioni nel vivo della realtà. Intendiamo – concludono Paola Saracini e Massimo Squillante – proseguire e rafforzare in futuro l’esperienza di collaborazione con Demoskopika».
Sono state stimate quasi 166 milioni di presenze per i mesi estivi, +16,2 per cento. La crescita dei turisti si ripercuote positivamente anche sull’andamento dei pernottamenti. L’Istituto di ricerca stima in 165,7 milioni le presenze per l’estate alle porte rispetto ai 142,6 pernottamenti del 2020: poco più di 23 milioni di presenze turistiche in più con una crescita pari al 16,2 per cento.
In vetta alle mete turistiche più ricercate dagli italiani per i prossimi mesi troviamo, infatti, Puglia con 1,9 milioni di arrivi (+13,6%) e 10,6 milioni di presenze (33,9%), Toscana con 4,1 milioni di arrivi (+13,4%) e 19,1 milioni di presenze (23,3%), Sicilia con 1,7 milioni di arrivi (+13,2%) e 6,5 milioni di presenze (23,6%). E, ancora, Emilia-Romagna con 4,5 milioni di arrivi (+12,9%) e 23,1 milioni di presenze (26,3%), Sardegna con 1,5 milioni di arrivi (+12,8%) e 8,2 milioni di presenze (20,0%).
Si stima inoltre che oltre 1 italiano su 2 andrà in vacanza. Ovviamente in Italia. Oltre la metà di italiani hanno scelto di andare in vacanza nei prossimi mesi: il 28,7% sta pensando di programmare una vacanza per i prossimi mesi, il 20,6% ha deciso di partire anche se manifesta ancora qualche indecisione mentre solo il 4,1% ha già prenotato la villeggiatura. Prevale la vacanza “nazionalista”: l’86,8% degli italiani pronti a “fare le valigie” per andare in vacanza, la trascorreranno nel Belpaese. Sul versante opposto, il 13,2% ha scelto di recarsi oltre confine: l’11,1%, in particolare, ha in programma una meta europea mentre il 2,1% opta per una destinazione internazionale. Da evidenziare, infine, che la propensione degli italiani per una vacanza all’estero ha registrato un incremento significativo rispetto allo scorso anno, quando, in particolare, questo orientamento era stato indicato appena dal 7,8% del campione intervistato.
Poco meno di 9 italiani su 10 concentreranno la loro villeggiatura nel mese di luglio (32,3%) e, soprattutto, in agosto (54,2%). Orientamento coerente con la tipologia di vacanza individuata. Quasi 7 italiani su 10, infatti, si affideranno alla tradizione optando di trascorrere la vacanza al mare (68,9%), preceduta dalla scelta delle “città d’arte e dei borghi” (13,2%) e dalla linea di prodotto turistico “montagna, campagna e agriturismo” (12,4%). Le vacanze saranno, inoltre, preferibilmente “familiari”. Ben il 66,7% del campione interpellato, infatti, non ha dubbi: andrà in vacanza con il partner (31,4%) o con altri componenti del nucleo familiare (35,3%). E, ancora, a villeggiare in gruppo con amici, ha risposto un più che significativo 27,6% dei “vacanzieri” mentre i “solitari” rappresenterebbero appena il 2,3 del campione. Ma quanto durerà la vacanza? Circa 7 o 8 giorni secondo la metà dei casi rilevati (51,5%) immediatamente seguita da un periodo di due settimane (17,1%) e di una vacanza di 4 o 5 giorni (14,7%).
Per l’estate 2021, il 37,2% degli italiani preferirebbe pernottare in una “casa presa in affitto”,il che gli garantirebbe una maggiore sicurezza. Orientamento dettato – secondo i ricercatori di Demoskopika – dalla combinazione di due fattori: la crescente voglia di vacanza motivata dal programma di vaccinazione in combinazione con la volontà di associare una soluzione più isolata al concetto di vacanza più sicura. A optare per la “casa di proprietà della famiglia” o “ospite di parenti e amici” rispettivamente il 10,6% e il 3,9%.
Per quanto riguarda, inoltre, le rimanenti tipologie di pernottamento, circa la metà degli italiani (48,3%) che ha scelto di andare in vacanza, indica le strutture più tradizionali del sistema ricettivo alberghiero o extra-alberghiero. In particolare, “Albergo o villaggio turistico” (29,3%), “Bed & breakfast” (12,5%), “agriturismo” (3,7%), “campeggio” (2%) e “ostello della gioventù” (0,8%).
Negli ultimi mesi il turismo ha risentito molto della pandemia e la possibilità di rilancio dovuta all’utilizzo del Green pass ha segnato una svolta positiva per il turismo, per l’economia e per il benessere della popolazione. Il tutto si svolgerà nel rispetto delle normative anti-Covid e garantirà ai turisti la massima sicurezza e tranquillità.
Le stime sulle previsioni dei flussi turistici e sui possibili effetti del pass vaccinale sono state ricavate incrociando i dati Istat relativi ai mesi estivi (giugno-settembre 2020) con una rilevazione realizzata da Demoskopika in collaborazione con il Corso di laurea in economia e management del Dipartimento di diritto, economia, management e metodi quantitativi dell’Università del Sannio. Il sondaggio, realizzato dal 19 al 26 aprile 2021, su un campione rappresentativo di 845 cittadini maggiorenni residenti in Italia. Hanno collaborato all’attività di rilevazione gli studenti dell’Università del Sannio, frequentanti il corso di “Analisi e comunicazione per le strategie di supporto decisionale per le pubbliche amministrazioni”: Maria Basilicata, Federica Cennerazzo, Chiara Colantuoni D’Alelio, Vincenzo Maria De Luca, Monica Di Stazio, Chiara Gambacorta, Nicola Giso, Agnese Mangiarulo, Umberto Mazzone, Ilaria Minichiello, Martina Nasti, Remigio Panella, Daniele Piccolo, Simona Pontillo, Massimiliano Pucci, Kevin Russolillo, Letizia Saviano, Antonio Vitale.