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Con il passaggio della Sicilia in “Zona gialla“, anche i musei e gli spazi civici di Palermo torneranno ad essere fruibili al pubblico.
Di seguito l’elenco dei siti istituzionali e i relativi orari di apertura:
GAM: aperta da giovedì a domenica dalle ore 11,00 alle 17,00 con prenotazione online obbligatoria solo sabato, domenica e festivi effettuata entro il giorno antecedente la visita al museo. https://www.ticketone.it/artist/gam-palermo/gam-palermo-galleria-darte-moderna-di-palermo-681926/
Museo Pitrè: dal martedì alla domenica dalle ore 09.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30). La visita avverrà su prenotazione indirizzando una mail a museopitre@comune.palermo.it o chiamando nella fascia oraria dalle 9.00 alle 14.00 il numero 339 6462433.
Cantieri Culturali alla Zisa: il Centro Internazionale di Fotografia riaprirà il 21 Maggio 2021, Opening 18/21 con l’inaugurazione della mostra ZEITWIRDKNAPP / NON C’È PIÙ TEMPO -Retrospektive 1977-2019 – Fotografie di Miron Zownir. La mostra sarà visitabile dal 21 Maggio al 31 Luglio 2021 dalle ore 9:30 alle 18:00. Prenotazione a mostrecentroif@gmail.com.
Complesso monumentale dello Spasimo: riaprirà martedì 18 e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9:30 alle 18:30. Prenotazione a spasimo@comune.palermo.it.
Eco Museo del Mare: da martedì a domenica dalle ore 09.30 alle 18.30 con prenotazione obbligatoria https://www.marememoriaviva.it/prenotazioni-ecomuseo/
“Le nuove disposizioni del Governo – ha dichiarato l’assessore alle Culture, Mario Zito – ampliano l’apertura degli istituti museali anche nei weekend, con prenotazione obbligatoria, ripristinando così il diritto ad una piena partecipazione culturale. L’auspicio di tutto il mondo della cultura è che la ripresa avvenga ormai con processi irreversibili per far sì che si possa riprendere la programmazione delle mostre, con la ripresa di esposizioni già allestite e sospese in questi mesi e l’apertura di nuovi progetti, a lungo annunciati e coltivati e ora finalmente visitabili. Con prudenza e attenzione torniamo a tessere le fila di un dialogo concreto e presente tra musei e città che non si è mai interrotto in questo periodo di pandemia. Si riaprono Musei e Mostre, ma il lavoro di ricerca, tutela, conservazione e divulgazione dei diversi linguaggi artistici non si è mai interrotto in questo periodo di forzato silenzio, progettando, e operando scelte, immaginando prospettive. Si può tornare ad alimentare il patrimonio di conoscenze e di emozioni di un’intera città-comunità, grazie all’incontro diretto con l’opera d’arte”.