La Corte dei Conti ha bocciato il piano di riequilibrio del Comune di Taormina. Il giudizio è stato emesso nelle ore successive al contraddittorio tenutosi in video-conferenza nella mattinata di martedì scorso con i vertici di Palazzo dei Giurati. L’annuncio ufficiale è stato dato questa mattina dal sindaco di Taormina, Mario Bolognari. Adesso la casa municipale farà ricorso nel tentativo di tenere in vita il piano di riequilibrio da 18 milioni e 400 mila euro e scongiurarne lo stop definitivo, che decreterebbe il dissesto finanziario dell’ente locale.
“Nell’adunanza di ieri, 25 maggio 2021 – afferma Bolognari -, la Corte dei Conti, sezione di controllo per la Regione Siciliana, ha deliberato di non approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Taormina, riservandosi di trasmettere la conseguente deliberazione. Si tratta di un esito che abbiamo ancora ieri cercato di evitare durante il contraddittorio avvenuto nel corso dell’audizione, ma che purtroppo era tra le ipotesi prevedibili. Questa decisione, qualora diventasse definitiva, comporterà l’obbligatoria dichiarazione di dissesto finanziario e quindi è del tutto evidente che questo è un giorno nero per Taormina. Rimaniamo in attesa della deliberazione – e quindi delle motivazioni – per valutare se presentare ricorso avverso la deliberazione stessa. Intanto, desidero rassicurare tutti che non ci saranno conseguenze per i cittadini, in quanto imposte, tasse e tariffe locali sono già da molti anni al massimo e quindi non potranno essere ulteriormente innalzate. Anche il personale dipendente del Comune e delle partecipate non ha nulla da temere, vista la sensibile diminuzione dei costi per il personale registrata negli ultimi anni e la conseguente capacità assunzionale posseduta dall’ente”.
“Con la dichiarazione del dissesto – aggiunge Bolognari – le manutenzioni e i sevizi essenziali saranno comunque garantiti, poiché la gestione commissariale riguarderà solo il pagamento dei debiti pregressi e il recupero dei crediti alla data del 31 dicembre 2020 e non intaccherà più di quanto non abbia già intaccato il bilancio annuale la cui gestione di competenza, come si evince anche dall’ultimo rendiconto 2019, risulta essere in equilibrio”.
“Del resto, le motivazioni che leggeremo, ma che in parte già conosciamo – dichiara Bolognari -, riguardano principalmente la mancanza di alcuni presupposti giuridici e la sussistenza di vizi procedimentali nell’approvazione del piano di riequilibrio, avvenuta nel febbraio 2018, e non la capacità reale di Taormina di reggere e ripianare l’indebitamento. Nessuno scenario catastrofico, dunque, e nessuna preoccupazione per il futuro. Faccio appello al senso di responsabilità dei cittadini perché guardino con ottimismo alla ripresa economica e spendano ogni loro energia a sostenere e portare avanti il loro lavoro e la loro impresa, con impegno e serenità”.