Dopo aver salvato TaoArte dal fallimento e dopo aver fatto diventare realtà la fondazione che per 30 anni era rimasta un miraggio, va in pensione il commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte-Sicilia, Pietro Di Miceli. Il funzionario regionale dell’assessorato al Turismo ha rassegnato infatti le dimissioni dall’incarico che lo ha visto sin qui protagonista alla guida dell’ente culturale. L’addio è stato formalizzato alla vigilia di Capodanno.
Di Miceli era stato nominato commissario di TaoArte nel gennaio 2016 e da allora ha avviato e completato le procedure per il riassetto economico, giuridico e programmatico con la trasformazione dell’allora comitato in fondazione. Adesso il funzionario della Regione Siciliana va in pensione e per questo lascia TaoArte, ormai “traghettata” in acque sicure con l’operazione salvataggio dell’ente, che rischiava il fallimento con circa 5 milioni di euro di debiti accumulati nel tempo. Di Miceli, lavorando lontano dalle luci dei riflettori ed in modo fattivo e concreto, ha evitato il fallimento e ha fatto diventare realtà la “mission impossible” della fondazione.
“Ho concluso il mio mandato – afferma Di Miceli -, il mio impegno finisce qui ma posso dire di essere soddisfatto per il lavoro svolto. Quando ho iniziato la situazione era davvero complessa e c’erano tante difficoltà da affrontare. C’era stata anche la “boutade” dell’accusa che mi era stata mossa di aver elaborato uno statuto “palermocentrico” ma i fatti hanno dimostrato che la mia attività ha avuto più che mai Taormina al centro di tutto. Sono certo che la fondazione avrà un futuro degno e all’altezza della sua storia. Si è conclusa con esito positivo una lunga ed articolata fase di riequilibrio, un momento chiave per il salvataggio ed il rilancio della fondazione e su questo dico grazie al sostegno dell’assessorato al Turismo che ha supportato il mio operato”.
“Taormina Arte era una realtà in default quando mi sono insediato, oggi è un ente sano e con delle prospettive di alto livello, in linea con la sua tradizione ultratrentennale. TaoArte non aveva più una programmazione, né le risorse per gli allestimenti, ho trovato una situazione drammatica ma, per fortuna, questo adesso appartiene al passato. Voglio sottolineare che è stata aperta la Casa del Cinema, abbiamo recuperato l’Odeon insieme al Parco di Naxos, ed abbiamo rilanciato il Festival del Cinema. Il brand di TaoArte si è riposizionato ad alti livelli, e sono stati siglati a tal riguardo degli accordi di collaborazione che hanno portato la fondazione ad essere operativa anche in altre realtà siciliane”.
“Ringrazio il personale della fondazione che ha collaborato con me, l’amministrazione regionale passata e attuale che mi ha dato modo di completare il mio impegno – conclude Di Miceli -. La Fondazione che lascio avrà come soci la Regione, il Comune di Taormina e il Comune di Messina. Quest’ultimo rimane nella fondazione come deliberato dal Consiglio comunale ma rimane ora il problema del conferimento di patrimonio che dovrà essere effettuato. La Città Metropolitana è, invece, già uscita dall’ente”.