Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha presentato oggi il testo definitivo della piattaforma politico-programmatica denominata “Cambio di Passo”.
“Questa ulteriore fase – ha spiegato De Luca – è stata rielaborata in parte tenendo conto anche delle prese di posizione su un tema che ha appassionato la maggior parte dei Consiglieri comunali, dei gruppi politici e dei gruppi consiliari riguardante l’Intergruppo per Messina, finalizzato ad un raccordo maggiore tra la Giunta e il Consiglio comunale. Credo che il gruppo Sicilia Futura l’abbia definito in alternativa ‘Cabina di Regia’ e ho fatto mio questo termine in quanto l’intenzione è definire un percorso di raccordo. Abbiamo anche suddiviso queste delibere tenendo conto di tipologie diverse.
“La prima è quella che attiene principalmente al completamento del Salva Messina, la seconda riguarda provvedimenti in Consiglio comunale che sono collegati all’attività amministrativa e sono definiti urgenti; nella terza tipologia vengono definite delibere opportune da fare; la quarta ed ultima tipologia interessa invece un inizio di impostazione strategica riguardante il profilo urbanistico e altre tematiche della Città come il piano strategico urbano e quello dell’Area dello Stretto collegato anche al piano strategico della Città Metropolitana che abbiamo già avviato come aspetto propedeutico, è stato finanziato e nell’arco temporale 2020-2021 si dovrà definire anche perché inizia la partita della programmazione comunitaria 2021-2027; è quindi necessario che ci sia un raccordo complessivo e si stabilisca su alcune tematiche fondamentali per la Città il tipo di scelta da fare come ad esempio ponte sì, ponte no”.
“Abbiamo cercato di interpretare al meglio le necessità della Città – prosegue De Luca -, abbiamo posto questa visione di priorità al Consiglio comunale, l’abbiamo messa a loro disposizione per integrarla eventualmente, ma nessun punto specifico mi è pervenuto ad ora, non è eslcuso che si farà in Aula perché il testo è emendabile, a condizione che si arrivi ad una quadra simile a quello che è stato per il Salva Messina e che ci consenta di andare ancora più veloce in quanto i provvedimenti del 2020 sono un numero imponente, perché è stata programmata entro ottobre la definizione dei debiti derivanti da sentenze definitive. Ciò condiziona la fuoriuscita del Comune di Messina dal Piano di Riequilibrio entro dicembre 2022, il che significa con quindici anni di anticipo rispetto al programmato. Tutto è collegato, ci tenevo a precisarlo e a richiamare ogni Consigliere comunale al senso di responsabilità in funzione del ruolo, perché non possiamo continuare ad amministrare debiti e disastri, ma bisogna attuare una strategia di rilancio della Città“.
Poi il monito politico finale, nel quale si racchiude in sostanza il senso stesso dell’iniziativa: “Auspico di non avere una maggioranza risicata; trarrò le mie conclusioni quando il provvedimento sarà votato. Il numero minimo è sedici, però credo che a nessuno serva stare sull’Aventino in un momento così delicato perché Messina ha bisogno di tutti”.