Il sacrificio del giornalista Mario Francese è stato ricordato questa mattina a Palermo con una cerimonia che si è svolta sul luogo dell’agguato, in viale Campania. L’iniziativa, come accade dal 2006, è stata organizzata dal Gruppo siciliano dell’Unci-Unione cronisti italiani (Gruppo di specializzazione della Fnsi-Assostampa).
Mario Francese è stato ucciso la sera del 26 gennaio 1979 a colpi di pistola mentre rincasava. Alla cerimonia erano presenti i figli del cronista ucciso, Massimo e Giulio, il sindaco Leoluca Orlando, il vice-prefetto vicario Daniela Lupo, il vice-questore vicario Andrea Lo Iacono, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, generale Arturo Guarino, il tenente colonnello della Guardia di finanza Luca Battella ed il comandante della polizia municipale Vincenzo Messina. Per il Gruppo siciliano dell’Unci erano presenti Daniele Ditta e Salvo Ricco, componenti del Consiglio direttivo.
“I cronisti siciliani si sono ritrovati ancora una volta in viale Campania, per celebrare un giornalista integerrimo e un uomo che non si è piegato alle logiche della mafia e dell’illegalità. Francese – ha detto il presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales – è stato il primo cronista a raccontare la ‘scalata’ del clan dei ‘corleonesi’ di Riina al vertice di Cosa nostra in Sicilia in un periodo, la seconda metà degli anni ’70, in cui gli inquirenti faticavano a ricostruire la mappa delle “famiglie” mafiose. Mario Francese è caduto per una Sicilia migliore, per una società senza mafia“.
E sempre questa mattina una rappresentanza della sezione Unci di Siracusa, guidata dal fiduciario Francesco Nania, ha partecipato al giardino del parco Archeologico della Neapolis alla commemorazione di Francese nella sua città natale.