Cateno De Luca desiste dal proposito di dimettersi da sindaco di Messina e riparte con la piattaforma “Cambio di passo”, che ha incassato il via libera del Consiglio comunale con 16 voti favorevoli, 1 astenuto e 10 contrari. Dunque la città dello stretto non tornerà in anticipo alle urne, come aveva “minacciato” il primo cittadino in caso di voto contrario da parte dell’assemblea di Palazzo Zanca alla piattaforma amministrativa elaborata per la seconda fase della consiliatura.
“Abbiamo vissuto un grande dibattito con un voto conclusivo che rafforza il nostro impegno per la città – afferma De Luca -. Ora si va avanti senza se e senza ma. E’ stato il trionfo del buon senso: Sono felice per la città per questo “Cambio di Passo”. In Consiglio comunale abbiamo vinto tutti ed ha vinto la città, la provincia di Messina perché abbiamo gettato le basi per completare una legislatura caratterizzata dalla politica del fare. Voglio ringraziare tutti i consiglieri comunali che per l’ennesima volta si sono schierati per Messina votando si alla piattaforma politico – programmatica “Cambio di Passo”.
Poi la stoccata a chi lo ha preceduto al governo della città e ai suoi contestatori: “A Messina, grazie a chi ci ha preceduto, abbiamo un bilancio ingessato sul quale stiamo lavorando per togliere il timbro della Corte dei Conti, che ci è stato consegnato. Per questo stiamo lavorando per poter finalmente discutere di altro, com’è giusto che sia. Qui si sta lavorando in modo serio, onesto e chiaro sui percorsi che abbiamo avviato e che stiamo portando avanti. Bisogna anche che cambino gli uomini, perché prima di essere politici si è uomini e, di conseguenza, chi ha tentato di mistificare i fatti ha sempre meritato qualche risposta pepata”.
“Abbiamo rispedito al mittente – evidenzia De Luca – le contestazioni di chi ci ha paragonato a certi periodi della storia e le respingiamo al mittente, perché – con tutto il rispetto – potremmo dare delle lezioni sulla conduzione democratica della cosa pubblica e su cosa significa prendersi le responsabilità e il fuoco con le mani, e potrei dare lezioni a chi ha contribuito ad ammazzare questa città e ha stuprato Messina, tanto è vero che qui non è mai stato confermato un sindaco”.