Lunedì 10 febbraio, i 15 tecnici specializzati della sede catanese di Semitec sciopereranno a Catania di fronte alla sede di via di Passo del Fico alla Zona industriale.
Il sit in, che si terrà dalle 8 alle 17, avrà come scopo la richiesta del pagamento degli ultimi due mesi, il versamento del Tfr relativi agli ultimi 18 mesi e, soprattutto, i lavoratori vogliono chiarezza sul loro futuro.
Semitec conta trecento dipendenti in tutta Italia, di cui 18 a Palermo e 15 a Catania. Lo sciopero di lunedì mattina è stato indetto a livello nazionale ed interessa le varie sedi territoriali dove operano i lavoratori dell’azienda. A Catania è previsto il presidio dei tecnici specializzati della locale sede di appartenenza.
“I lavoratori – si legge in una nota – hanno ormai preso atto che l’azienda non conta più su alcuna commessa già dallo scorso dicembre; la sede di Catania è inoltre sotto sfratto esecutivo e i mezzi di trasporto non sono più disponibili“.
“È una situazione drammatica che precipita ogni giorno di più e che contrasta con le speranze dei lavoratori”evidenziano i sindacati.
I lavoratori, un anno e mezzo fa vennero rassicurati dalla Igi investimenti a proposito della affidabilità della Semitec, azienda che subentrò alla Siram e che opera a livello nazionale nel campo della manutenzione, logistica, servizi tecnologici per telecomunicazioni, realizzazione civile ed impiantistica di reti fisse, mobili e wi-fi/wi-max.
“La prospettiva per tutti i lavoratori era che l’azienda avrebbe operato in un clima di crescita e investimenti. Non è andata così e oggi sia i lavoratori di Catania che quelli sparsi nel resto d’Italia, stanno facendo i conti con impegni non mantenuti e con prospettive drammatiche per il loro immediato futuro lavorativo.”dice il segretario generale della Fiom Cgil di Catania, Nunzio Cinquemani.
“Rimarremo al loro fianco in questa difficile fase – conclude il segretario generale della Fiom Cgil – ma oggi chiediamo all’azienda di operare correttamente saldando gli arretrati e chiarendo una volta per tutte quali sono le reali prospettive”.