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Il castello di Mussomeli: dalle congiure per il regno alle leggende di fantasmi

lunedì 10 Febbraio 2020

La Sicilia vanta una storia millenaria, ricca e variegata ma è anche una terra straripante di leggende. A volte storia e leggenda camminano insieme, l’una accanto all’altra. E il castello di Mussomeli, denominato anche castello Manfredonico, è sicuramente uno di quei luoghi dove fatto e mito dialogano tra loro.

Il maniero, realizzato in tre anni, dal 1364 al 1367, fu edificato su un precedente forte di epoca sveva, per volontà di Manfredi III di Chiaramonte, duca di Modica, che sembrerebbe esser rimasto colpito dall’importanza strategica e militare del sito, ubicato in un’altura impervia, difficilissima da conquistare da parte di eventuali nemici. La roccaforte fu protagonista di un evento realmente accaduto nella cosiddetta “sala dei Baroni”. Innanzitutto, è bene contestualizzare la vicenda a grandi linee.

Federico IV di Sicilia, formalmente re di Trinacria (1355- 1377), era riuscito a governare intrattenendo buone relazioni con i notabili dell’Isola: per esempio, nel 1374 Federico era stato ospite di Chiaramonte presso il castello di Mussomeli. In seguito, però, le cose si complicheranno, quando la figlia del sovrano Maria di Sicilia o d’Aragona erediterà la corona di Trinacria (1377- 1401). Infatti, la giovane ancora minorenne, fu coadiuvata da 4 vicari: Artale Alagona, Guglielmo Peralta, Francesco Ventimiglia e Manfredi Chiaramonte, il proprietario del castello di Mussomeli. A questo punto si accesero le controversie in quanto Alagona intendeva far sposare la regina con Gian Galeazzo Visconti, il potente duca di Milano, invece, Ventimiglia parteggiava per il principe aragonese Martino, futuro re d’Aragona e di Sicilia. Così, il principe Martino riuscì a sposare la regina Maria, facendola rapire grazie all’aiuto di Guglielmo Raimondo Moncada: in questo modo la regina non si sarebbe più potuta sposare con il duca Visconti di Milano. L’unione matrimoniale però fu fortemente disapprovata da Alagona, Manfredi Chiaramonte e da papa Bonifacio IX.

In tale situazione, Manfredi Chiaramonte chiamò a raccolta in una sala del castello, detta da quel momento in poi “sala dei Baroni”, i notabili dell’Isola convincendoli dell’illegittimità del rapimento e del matrimonio ma alla fine i baroni siciliani riterranno più opportuno schierarsi dalla parte di Martino d’Aragona. Quest’ultimo sbarcò in Sicilia nel 1392 dove si fece incoronare re di Trinacria nella cattedrale di Palermo. Nel frattempo, Alagona e Chiaramonte, rimasti soli contro gli aragonesi, vennero sconfitti e i loro beni confiscati e in parte attribuiti ai Moncada, fedeli agli aragonesi.

LEGGENDE DEL CASTELLO

Al di là della vicenda storica, sicuramente significativa per l’Isola, il castello Manfredonico è un forziere di leggende. Il maniero, infatti, passò di proprietà a Cesare Lanza nel 1549, padre della celeberrima baronessa di Carini, cioè Laura Lanza, non si sa se uccisa dal marito o dal padre. Ed è probabile che la baronessa soggiornò proprio a Mussomeli in gioventù, per cui si ritiene che il fantasma avvistato più volte tra le stanze del castello fosse proprio quello della baronessa, in cerca del padre per vendicarsi.

È pur vero che molti ritengono che il castello sia in realtà abitato dagli spiriti di tre donne, Clotilde, Margherita e Costanza, segregate in una piccola stanza della fortezza dal fratello, il principe Federico: costui, che costretto ad andare in guerra ed essendo estremamente geloso, decise di chiudere ermeticamente la fortezza in modo che nessuno potesse uscire o entrare dal castello. Una volta tornato dal conflitto, trovò le sorelle ormai morte per la fame. Da quel momento, i loro spiriti si aggirerebbero dentro a quelle mura.

Le leggende legate a questo castello non finiscono qui: sarebbe anche infestato dal fantasma di Guiscardo de la Portes, un soldato spagnolo morto nel 1392. Guiscardo si sposò con Esmeralda de Loyoza, una giovane di bell’aspetto ma l’unione fu osteggiata da don Martinez, probabilmente infatuato della giovane, che ordinò ai propri uomini d’imprigionare Guiscardo, il quale tenterà di fuggire ma durante l’inseguimento cadrà da cavallo perdendo così la vita. Rimane tuttora un mistero il motivo per cui il fantasma di Guiscardo si aggirerebbe tra gli ambienti del castello.

Come abbiamo potuto vedere, il castello Manfredonico è un luogo che ha tanto da raccontare. Testimone di una congiura e di una guerra civile scoppiata all’interno del regno di Sicilia e legata al colpo di stato perpetrato da Martino d’Aragona che sposando la regina Maria, divenne re di Sicilia. Uno scontro dove da una parte vi erano schierati i Chiaramonte, gli Alagona, appoggiati dal papato e dai Visconti di Milano, dall’altra, invece, gli aragonesi, i Moncada, i Ventimiglia e tutti gli altri baroni siciliani, appoggiati dall’antipapa Clemente VII.

Ma il castello è anche entrato nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo attraverso le molte leggende stratificate nel corso del tempo. Insomma, un luogo, il castello di Mussomeli ricco di storia, miti e misteri. Un luogo suggestivo e affascinante che sicuramente merita di essere visitato.

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