Il direttore generale dell’Agricoltura Dario Cartabellotta è stato assolto dalla Corte dei conti in merito all’accusa di danno erariale. Per i giudici contabili l’accusa era inconsistente: “Appare evidente l’inconsistenza della imputazione formulata dal pubblico ministero con riguardo al ricorso all’indebitamento, stante il mancato autofinanziamento per lo svolgimento delle attività promozionali del vino siciliano all’estero, essendo stato l’operato del Cartabellotta del tutto conforme alla disciplina comunitaria e nazionale vigente”. Scrivono i giudici della Corte dei conti.
Condannato, invece, per danno erariale il direttore dell’Istituto Vite e Vino Lucio Monte al pagamento della somma di 163 mila euro.
Il fatto riguardava un danno erariale causato alle casse dell’istituto Regionale Vini e Oli, di quasi tre milioni di euro. La notizia era arrivata sulla scrivania della procura regionale attraverso il commissario ad acta dell’Istitituto che con una missiva del 25 febbraio 2016 rappresentava alla procura contabile la “precaria situazione finanziaria dell’ente, l’esistenza di un considerevole disavanzo di amministrazione, la rilevante esposizione debitoria dell’istituto nei confronti di Agea in dipendenza di atti di ingiunzione per oltre 4 milioni e mezzo di euro e l’impropria copertura dei costi di gestione dell’ente mediante le risorse provenienti dai finanziamenti Agea specificamente finalizzati alla promozione all’estero dei vini dell’Isola”.
Cartabellotta è stato dirigente generale dell’Irvo dal luglio 2009 sino al febbraio 2012. “Il Cartabellotta, in primo luogo, contrastava la pretesa di parte attrice in quanto basata su un’erronea ricostruzione dei fatti avendo impropriamente assimilato le erogazioni dell’Agea ad una forma di indebitamento” si legge nel documento.
Al dirigente generale all’Agricoltura, scagionato da tutte le accuse, sono stante anche liquidate in suo favore le spese di lite quantificate in 5 mila euro oltre il 15% per le spese generali ponendole a carico dell’Irvo.