“L’operazione Intesa San Paolo-Ubi rischia di cancellare il Sud dalla geografia economica del Paese. All’indomani delle promesse farlocche del premier Conte e del ministro Provenzano per il rilancio del Mezzogiorno, assistiamo ad un’operazione di alta finanza che, se si concretizzerà, è destinata a mettere in termini definitivi ed inequivocabili le bandierine su chi comanda e dove in Italia“. E’ la dura presa di posizione che arriva dal Senato, da parte di Urania Papatheu, la parlamentare siciliana di Forza Italia che evidenzia i possibili riflessi negativi per il Mezzogiorno a seguito dell’offerta di Intesa San Paolo a Ubi Banca.
“Nella silente complicità di un governo che usa il Sud solo per lo scambismo assistenziale del Reddito di Cittadinanza – ha detto Papatheu -, sta per nascere il settimo gruppo bancario europeo che gestirà Un miliardo di miliardi degli italiani. Parliamo di un gigante che avrà nei territori della Pianura Padana il baricentro totalitario dei capitali di milioni di italiani. Altro che “una banca per gli investimenti al Sud”, come aveva promesso di creare il Governo Conte: con questa maxi-operazione tutto si concentrerà al Nord, nel triangolo Milano, Bergamo, Brescia, asse al quale si va ad aggiungere Bologna dove la Popolare dell’Emilia Romagna acquisirà sportelli per oltre un milione di clienti, mentre a Unipol andranno le attività assicurative”.
“Si va, in sostanza, verso la creazione di una vera e propria banca nazionale – continua la sen. Papatheu – che controllerà 1,1 trilioni di euro di risparmi e, con lo status domestico di Ubi e una vasta copertura multiregionale, avrà filiali al Sud che raccoglieranno clienti da noi per poi trasferire le risorse al Nord, dove grazie ai nostri risparmi si potranno coprire finanziamenti da erogare ad aziende settentrionali e sostenere investimenti nelle aree più ricche. Conte diceva di voler scuotere il Meridione per cambiare l’Italia intera, invece permette ai suoi amici banchieri di dar vita a un colosso monopolista del credito a trazione nordista. Ora è chiaro a tutti perché il Piano del Sud di M5s-Pd ha in copertina Duino e il Golfo di Trieste: bisogna spremere quel che rimane del Sud per rafforzare lo sviluppo al Nord”.
“E’ un’operazione di mercato, c’è un’ops in corso e non commento. Certamente è importante ci sia un consolidamento del nostro sistema bancario”, ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parlando dell’ops di Intesa San Paolo su Ubi. Una vicenda sulla quale, tra l’altro, non si escludono ancora colpi di scena.
“L’offerta di scambio di Intesa su Ubi è arrivata al termine della importante giornata in cui abbiamo presentato il nostro piano industriale, accolto dal mercato e da tutti gli stakeholder con grande consenso e apprezzamento”, ha fatto sapere infatti il ceo di Ubi, Victor Massiah, il quale ha chiarito che Ubi ha appreso la notizia da “un comunicato stampa” e l’operazione “non era concordata né a conoscenza del nostro consiglio di amministrazione e del nostro management”, come “rappresentato” da Intesa. “Prima di diventare progetto, dovrà passare attraverso un complesso, e per nulla scontato, iter autorizzativo delle autorità vigilanti e di approvazione da parte delle assemblee”, ha sottolineato Massiah.