Le opposizioni vanno all’attacco del sindaco Leoluca Orlando, a seguito del caos creato dall’inchiesta che ha visto l’arresto di sette persone, fra cui il capogruppo di Italia Viva, Sandro Terrani, e quello del PD Giovanni Lo Cascio.
In una nota congiunta diramata alla stampa, i gruppi consiliari di “Oso”, “I Coraggiosi” e Più Europa chiedono, senza mezzi termini, le dimissioni del primo cittadino.
“Alla luce della gravità che sembra emergere, con particolare riferimento ad un sistema clientelare e corruttivo, è assolutamente doverosa da parte nostra la richiesta – che avanzeremo ufficialmente nelle prossime ore – di sottoporre a revisione, verifica e ritiro gli atti che riportano la firma dei dirigenti coinvolti, compresi quelli che riguardano le nuove linee del tram, il cui progetto andato a bando è stato redatto proprio dall’architetto Li Castri, che ha anche presieduto la commissione di gara che ha individuato il soggetto vincitore dell’incarico pluri milionario”.
“Pretendiamo – scrivono i consiglieri delle opposizioni – dall’amministrazione comunale un’assoluta trasparenza. Palermo ha nella sua storia subito troppo, tra corruzione e infiltrazioni mafiose, che hanno massacrato il proprio territorio, dai tempi di Cincimimo. Anche per questo chiediamo, altresì, l’immediata sospensione dell’iter approvato del nuovo PRG, su cui aleggiano, sin dall’inizio, dubbi, misteri, equivoci e ingiustificabili ritardi, alla luce del pesante quadro inquisitorio che emerge con riferimento alla gestione amministrativa di urbanistica e dei lavori pubblici di questa città, non più accettabili”.
“Il quadro che emergerebbe dalle indagini è sintomo di un’inaccettabile degrado, che ci obbliga a denunciare la “colpa” politica del sindaco e a richiederne le dimissioni. Ad Orlando, infatti, afferiscono tutte le responsabilità della macchina burocratica che gestisce di fatto da 35 anni, regalando oggi alla nostra città un brutto colpo alla sua dignità già martoriata“, chiosa i rappresentanti di Più Europa, Oso e dei Coraggiosi.