Due medici e otto infermieri dell’Unità Intensiva Respiratoria dell’ospedale Cannizzaro di Catania sono stati posti in quarantena, dopo che nelle scorse ore per un’intera giornata è stato chiuso l’intero reparto per il timore del diffondersi del coronavirus.
La notizia viene riportata dal quotidiano La Sicilia. Il reparto sarebbe stato riaperto dopo un’accurata sanificazione degli spazi, scrive il quotidiano catanese. La chiusura temporanea dell’Unità e l’isolamento dei dieci operatori sanitari dell’ospedale sarebbero avvenuti dopo che dal reparto è transitato un uomo, risultato positivo ai test del coronavirus.
Medici e infermieri dovranno restare in quarantena per i quattordici giorni previsti dai protocolli, mentre giovedì sarà prelevato loro il tampone per verificare la positività o meno al virus.
Il paziente, sessantenne, sarebbe un docente dell’ateneo di Catania e sarebbe stato ricoverato già da domenica nel reparto di Malattie Infettive dello stesso Cannizzaro. In totale, sono tre i docenti del dipartimento di Agricoltura (Di3A) dell’Università di Catania, che erano stati a un congresso a Udine e che sono risultati positivi ai test sul coronavirus. Lo rende noto il rettore Francesco Priolo con una nota pubblicata sul sito dell’Ateneo in cui precisa che “la conferma definitiva dovrà avvenire tramite la validazione dei centri nazionali preposti” e che “i colleghi risultati positivi sono tutti a casa sotto osservazione e nessuno di loro versa in gravi condizioni”. L’Università, di concerto con le autorità sanitarie regionali, ha disposto la chiusura delle sedi del Di3A, di via Santa Sofia e via Valdisavoia, fino al prossimo 7 marzo per provvedere alla disinfezione dei locali. L’attività didattica verrà ripresa il 9 marzo.