L’appello di Beppe Fiorello arriva dai microfoni della trasmissione radiofonica Circo Massimo, in onda su Radio Capital.
Non ha peli sulla lingua l’attore siciliano che dice ai colleghi: “Ci vuole un attimo di silenzio. Mi sembra che tutto stia diventando un po’ troppo uno show: dai follower che aumentano alla gara a chi ha l’ospite più introvabile“.
E come dargli torto: dai primi giorni dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 in Italia i profili social di artisti, personaggi pubblici e non solo, sono continuamente inondati da post che, tra flashmob e pillole di intrattenimento cercano di tenere alto il morale degli italiani.
“Se vedessi Checco Zalone spaventato da questa situazione – ha proseguito l’attore – mi spaventerei di più che a vedere Mattarella spaventato. Dico agli artisti: fate vedere la vostra paura. Chiedo anche solo un giorno di lutto nazionale“.
Questa considerazione è nata dalla diffusione delle immagini dei mezzi dell’Esercito con i corpi delle centinaia di vittime del coronavirus nel nord Italia.
“Ho parlato della mia proposta con mio fratello Rosario che ha postato un tweet. Se gli artisti si facessero vedere con un tono più preoccupato, sono convinto che la gente direbbe ‘caz.., allora la cosa è seria’. La paura è saggia, non bisogna nasconderla“.
E sulla possibilità dell’esorcizzare il momento terribile con il bel canto Beppe Fiorello ha risposto: “E allora a Bergamo dovrebbero fare un carnevale. Dobbiamo inasprire i toni, e dobbiamo farlo noi stessi, senza aspettare il governo“.
IL TWEET
Camion militari per portare le bare dei morti e ancora si canta sui balconi, si fanno battutone spiritose su questa tragedia epocale, si fanno Happening sui social, Dobbiamo fare tre giorni di lutto nazionale, rispetto per i morti e le loro famiglie, social si ma senza fare festa pic.twitter.com/nlfFEDRdtf
— Giuseppe Fiorello (@BeppeFiorello) March 18, 2020