Guarda in alto il video della 103ª puntata
“Bar Sicilia“, la rubrica della domenica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, giunge alla sua 103ª puntata. Anche la trasmissione di questa domenica 22 marzo 2020 è dedicata all’emergenza coronavirus e in particolare alle ripercussioni già visibili e a quelle che si avranno in futuro sul mondo del lavoro in Sicilia. Per questa ragione, oggi è nostro ospite il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.
“Questa situazione dovuta all’emergenza sanitaria – sottolinea Mannino – impatta in una realtà come quella siciliana che era già fragile: noi già avevamo un tessuto produttivo debole e fragile, la più alta percentuale di disoccupazione giovanile e femminile di tutta europa e un apparato produttivo destrutturato e con interi settori che già mostravano difficoltà. Per questo, noi adesso rischiamo di pagare un prezzo altissimo e così abbiamo chiesto al governo regionale di attivare tutte quelle azioni possibili per provare a dare una risposta positiva alle nostre difficili condizioni economiche e sociali”.
“In merito all’emergenza sanitaria – prosegue il segretario generale di Cgil Sicilia – abbiamo posto diverse questioni al governo regionale: massimo sostegno al servizio sanitario pubblico, ampliando il numero di posti letto per chi è affetto dal virus e per le terapie intensive, che – abbiamo avuto la notizia – saranno incrementate di altri 120 posti letto. Poi c’è l’altro problema, quello di garantire le disposizioni di protezione individuale soprattutto per chi opera nel sistema sanitario. Occorre che la Regione Siciliana lo faccia, so che c’è in questo momento si sta lavorando in questa direzione e noi abbiamo dato la disponibilità al dialogo e a collaborare su questo. Inoltre, il governo nazionale dà la possibilità al governo regionale di predisporre dei prototipi e sappiamo che oggi ci sono aziende che si stanno riconvertendo per produrre le cosiddette mascherine”.
Dal punto di vista economico, il segretario della Cgil pone una serie di questioni: “Stiamo definendo con il governo regionale l’accordo quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga. Vedremo la Regione quante misure avrà immediatamente a disposizione, si stimano 250 milioni di euro, che andranno integrati. Inoltre, dobbiamo iniziare a delineare una strategia che consenta alla Regione Siciliana di far sì che il nostro apparato produttivo possa risollevarsi. Ci sono trenta miliardi di euro da spendere attraverso il piano per il Sud, che chiediamo vengano concentrati nel prossimo biennio e non in una forbice più ampia come era inizialmente stato previsto. Chiediamo, poi, alla Regione che ha in pancia ulteriori 15 miliardi di euro, di sbloccarli immediatamente. E questi due strumenti possono essere in grado di aggredire le criticità e dare un po’ di sicurezza al mondo produttivo e a quello del lavoro. Infine, occorre potenziare il sistema della formazione, perché ci sono ancora molte carenze e mezzi. Occorre un grande investimento per la formazione, se vogliamo definire un nuovo volto della nostra Sicilia”.
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