Focolaio di Coronavirus presso la Casa di Riposo “Come d’Incanto” a Messina. Sono già risultati positivi 20 dei 70 ospiti della struttura, per la quale scatta la chiusura d’urgenza e sono state avviate le procedure di accertamento sanitario su 21 dipendenti del centro di assistenza.
“Abbiamo avuto un vertice in Prefettura ieri sera – spiega il sindaco Cateno De Luca -, alla presenza del governatore Musumeci e con l’assessore Razza, e c’era tutto il mondo dei dirigenti delle strutture sanitarie e i riferimenti dell’Asp e le Forze dell’Ordine, Prefetto e Questore. Nel corso della riunione è stata prevista una cabina di regia sulla situazione da affrontare ed è stata decisa la strategia per affrontare la situazione della Casa di Riposo “Come d’Incanto”.
“Abbiamo previsto a partire da oggi il trasferimento di 20 anziani positivi, e lì ce ne sono 70 in tutto – continua il sindaco-. Verranno sottoposti al tampone i 21 dipendenti che sono barricati dentro la struttura e continuano a prestare il loro lavoro di assistenza a questi anziani. E’ un focolaio sul quale scatta, a questo punto, la vigilanza sanitaria costante e ci sarà la necessaria protezione degli anziani. Si sta cercando di ricostruire la matrice di come si è generato questo focolaio”.
Intanto i familiari degli anziani esprimono la loro preoccupazione e lamentano di non riuscire ad avere notizie certe sulla situazione dei loro cari.
“Sono l’unica figlia di una paziente che soggiorna nella casa di riposo “Come d’Incanto” – scrive in una lettera aperta al presidente Musumeci e all’assessore Razza la signora Rosa Scimone – e da stanotte è cominciato il mio incubo peggiore è in maniera non esattamente ufficiale per come si usa agire in questa città abbandonata e vilipesa ormai da decenni. Ho saputo che mamma è positiva al Covid19 e comincio così in preda alla disperazione a scrivere lettere e messaggi a tutto “il mondo” nella speranza(vana) di avere delle risposte precise e veritiere per poter organizzare eventualmente un trasporto presso strutture più adeguate (ma ne abbiamo?) ma non ottengo risposte, brancolo nel buio più totale, pervasa da una rabbia impotente insieme a mamma altri 54 anziani probabilmente nelle stesse condizioni e 16 operatori abbandonati (solo il sindaco a sostegno) in preda ad una giustificata paura dell’abbandono. Allora io mi domando ma quante persone moriranno per leggerezza per inadempienza dei propri ruoli istituzionali e se mia madre morirà stanotte o domani chi pagherà. Questa triste storia messinese non può restare impunita”.
“La casa di riposo per anziani è diventata focolaio di Covid19. Adesso sono li tutti insieme in preda alla paura e ad un senso di impotenza e parlo soprattutto degli operatori e poi penso ai vecchietti che non capiscono sicuramente cosa stia succedendo, a mia madre che non si spiegherà perché l’ho abbandonata”. Parole, quelle della signora Rosa, che toccano il cuore e che ci auguriamo possano trovare una pronta risposta e il giusto conforto.