Un gruppo di consiglieri d’opposizione del Consiglio comunale di Bagheria (PA) ha inviato una lettera alle Istituzioni regionali e nazionali di competenza, per metterle al corrente di una episodio che, se confermato, viola l’art. 656 del codice penale, “Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”.
“Nei giorni scorsi, alcuni consiglieri comunali di Bagheria, facenti parte della maggioranza a sostengo del sindaco, Filippo Maria Tripoli, hanno pubblicato sui propri profili Facebook, una locandina chiaramente alterata, nella quale, oltre all’importo del Fondo Emergenza Covid-19 destinato al Comune dalle autorità regionali e Nazionali, si aggiungono i simboli delle liste che hanno sostenuto in campagna elettorale l’attuale sindaco, a tutt’oggi presenti in consiglio comunale con i loro consiglieri”. Così scrivono i consiglieri d’opposizione Gino Di Stefano, Paolo Amoroso, Domenico Prestigiacomo, Nino La Corte e Francesco Gurrado Francesco dei gruppi Consiliari di Forza Italia e l’Aquilone.
“Riteniamo – continuano i Consiglieri – che l’alterazione della locandina, con l’inserimento dei simboli delle liste che sostengono l’Amministrazione comunale in carica, integri il reato previsto dall’Articolo 656 Codice penale ‘Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico’. Di fatto, l’inserimento dei simboli delle liste genera nell’opinione pubblica, a cui è diretta la comunicazione, il convincimento che il contributo che il Comune di Bagheria potrà erogare per sostenere le famiglie in difficoltà, sia opera e merito delle quattro liste rappresentate, che sostengono l’Amministrazione in carica, e non dal Governo nazionale e regionale, o che addirittura, per poter essere inseriti nell’elenco dei beneficiari, ci si debba rivolgere ai rappresentanti delle predette liste”.
“Secondo il nostro giudizio – conclude la missiva – la notizia falsa e tendenziosa, volutamente diffusa tramite Facebook, da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, è pericolosa poiché potrebbe turbare l’ordine e la tranquillità pubblica. Il messaggio infatti, essendo rivolto anche a fasce sociali deboli e in difficoltà economiche, crea il rischio di disordini sociali, di scontri tra famiglie in difficoltà, di ribellioni, di attacchi all’Amministrazione, oltre ad avere l’obiettivo molto poco nobile, di approfittare di un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo per l’emergenza da Covid -19, per scopi di propaganda politica. Così si mortificano importanti valori quali la libertà dell’opinione pubblica e il processo democratico.
Riteniamo infine che l’alterazione della locandina e la strumentalizzazione a fini politici degli aiuti approntati dai Governi nazionale e regionale per le fasce sociali più deboli – da parte di tali consiglieri comunali di Bagheria – costituisca anche un affronto alle Istituzioni medesime, le quali stanno sostenendo il massimo sforzo nell’interesse di tutta la Nazione, per mettere in campo aiuti economici essenziali”.