La Lega Basket Femminile ha comunicato la sospensione definitiva dei campionati di Serie A1 e A2 a causa dell’emergenza coronavirus.
È stata quindi accolta la richiesta della LBF, inviata il 27 marzo 2020 proprio al presidente FIP Giovanni Petrucci, in cui veniva motivata la decisione a tutela dell’intero movimento, delle società, dei presidenti, delle giocatrici, dei tecnici e di tutti gli addetti ai lavori.
IL QUADRO DELLA STAGIONE
Competizioni terminate quindi sia per la Virtus Eirene Ragusa che per la SBC Palermo. Permangono dubbi invece relativamente agli effetti della stagione sportiva di basket femminile.
Infatti, proprio a causa del mancato svolgimento dei play-off e dei play-out, è impossibile determinare non solo la vincitrice del campionato, ma anche e soprattutto il quadro delle promozioni e delle retrocessioni.
Ad oggi, l’unica retrocessa di diritto sarebbe la Givova Battipaglia. La formazione campana occupa l’ultimo posto in classifica e quindi sarebbe teoricamente costretta a militare in A2. Ma la mancata conclusione fisiologica del campionato lascia aperta la porta a risvolti inaspettati.
Discorso diverso invece per la SBC Palermo. La compagine di Santino Coppa è in decima posizione in classifica, quindi ad oggi avrebbe dovuto disputare i play-out. Tuttavia, il risicato distacco nonché la possibilità di disputare diversi scontri diretti in casa avrebbe potuto permettere alla formazione palermitana di uscire dal fosso e, perché no, occupare qualche posizione utile per i play-off.
In merito agli effetti della stagione, si attendono decisioni ufficiali della Lega. La soluzione più probabile vira verso un congelamento delle classifiche di A1 e A2.
PARLANDO DEI CONTRATTI
Altro discorso riguarda il fronte contratti. Il basket femminile viene riconosciuto come sport dilettantistico e quindi, venendo meno il campionato, viene meno la causa del contratto. Tuttavia, attraverso un’interlocuzione fra la Lega, le atlete e le società sportive, si sta giugendo ad un accordo collettivo che possa accontentare tutte le parti in causa.
A fare il punto della situazione, ci pensa la giocatrice siciliana dell’Iren Fixi Torino Ilaria Milazzo.
“Il corrispondimento del 75% dell’intero contratto reputo sia un riconoscimento normale. Non va oltre quanto previsto dallo “status” di dilettanti. In pratica significa rispettare il contratto fino al mese di marzo escludendo gli stipendi relativi alle mensilità di Aprile e Maggio“.
“Non sarebbe opportuno puntare il dito sulle società le quali hanno subito gravi danni economici al pari di imprese in altri settori. Reputo invece doveroso sottolineare l’ingiustizia rappresentata dall’impossibilita, per noi atlete considerate dilettanti, di beneficiare quei diritti (soprattutto economici) di cui invece possono godere a pieno gli sportivi professionisti“.