I referenti di Palermo del movimento politico “Azione“, capitanato a livello nazionale dall’ex ministro Carlo Calenda, chiedono maggiori risorse in favore dei comuni. L’obiettivo è quello di affrontare nel miglior modo possibile le sfide proposte dalla crisi economica generata dall’emergenza coronavirus.
“Nella speranza di poter finalmente approcciare la fase della ricostruzione sociale ed economica della Nazione – aggrappati a ricercatori, medici e infermieri, per la cura ed il contenimento – siamo chiamati adesso a disegnare strategie per la ripartenza, che pongano prioritariamente al centro gli Enti Locali“, sottolineano i rappresentanti di Azione.
“Gli amministratori di prossimità possono sì garantire immediatezza ed efficacia di intervento – puntando sulla loro maggiore consapevolezza delle necessità di Famiglie e Imprese – ma solo se dotati con prontezza di adeguati strumenti finanziari nel quadro di una normativa snella e con procedure agili“.
“Alla doverosa sospensione degli obblighi tributari va affiancata una necessaria apertura di liquidità per i Comuni (anche col contributo prezioso di Cassa Depositi e Prestiti) e, soprattutto, una seria e mirata revisione delle rigidità di Bilancio (si pensi ad esempio alla composizione del Fondo Crediti di dubbia esigibilità e alla decurtazione degli interessi sulle anticipazioni di Tesoreria) e della disciplina degli appalti“, chiariscono i referenti.
“Sul piano regionale, il percorso di valorizzazione delle risorse comunitarie, pur avviato dalla Giunta Musumeci, rischia di esaurirsi in un mero annuncio (ingenerando vane attese nella popolazione), se non accompagnato non soltanto ad una specifica disciplina che deroghi al TUEL ma anche ad una vera elasticità nella destinazione delle risorse: due interventi che permetterebbero ai Sindaci di operare con tempestività, diversificando i settori e le tipologie di trattamento“.
Il nostro grande Paese ferito ha capito di non aver bisogno di uomini forti, ma di mani sapienti e spalle larghe, cui affidare questi anni difficili. Parafrasando Churchill e Al Gore, “siamo entrati nell’epoca in cui ogni azione genera conseguenze”“, chiosano i delegati di Azione.