“Non possiamo fare a meno che raccogliere le lamentele degli operatori di settore e conseguentemente rilevare analizzando la nuova disposizione della Regione Sicilia in materia di screening epidemiologico del 16 aprile l’esclusione della categoria dei lavoratori bancari e postali, appare una palese contraddizione a poche ore dall’avvio dei nuovi finanziamenti fino a 25.000 euro garantiti dallo Stato attraverso il Fondo centrale”.
Lo dichiarano congiuntamente Francesco Panasci Presidente dell’Associazione ImpresSe e Filippo Virzì, Responsabile della Comunicazione.
“I test sierologi e/o quantitativi vanno estesi anche ai lavoratori impegnati negli istituti bancari e postali non ci spieghiamo come un’intera categoria di lavoratori in trincea nelle filiali e negli uffici postali sovraesposta al contagio da virus Covid-19 i quali assicurano un servizio definito pubblico essenziale, non siano stati considerati, è inaccettabile. Auspichiamo – concludono Panasci e Virzì – un pronto ripensamento da parte dell’Assessore regionale alla Sanità Razza e una levata di scudi da parte dei corpi intermedi”.