Alla ripresa dei lavori sulla manovra, l’Ars ha approvato la norma per gli interventi per il turismo e lo spettacolo in favore di teatri, enti, associazioni e cooperative del settore.
Rispetto al testo iniziale sono passati, col favore del governo, tre emendamenti di M5s e Pd, mentre l’emendamento 5stelle sulla soppressione dei fondi all’Ente luglio musicale (il governo era contrario) è stato respinto con voto palese dall’aula.
Accogliendo le proteste del capogruppo M5s Giorgio Pasqua, il presidente Gianfranco Miccichè inoltre ha dichiarato inammissibile – perché non inerente alla manovra – un emendamento (100mila euro per il museo baglio Tumbarello di Marsala) e definendolo “marchetta“, presentato della capogruppo Udc Eleonora Lo Curto.
L’emendamento, ha spiegato Miccichè, sarà inserito nel ddl sulla ricostruzione che l’Ars tratterà nei prossimi giorni. “Non ho un voto in quel museo, mi disgusta di avere sentito che si trattava di un emendamento-marchetta – ha protestato Lo Curto – Mi sento indignata e oltraggiata“.
“Io non le consento di indignarsi per quello che dico io – ha replicato Micciché – Non ho detto alcunché che possa indignare adulti e bambini. Ci sono 150 musei che devono essere ultimati, da lunedì ci sarà una nuova finanziaria dove inserire queste cose. Io non sono contro il museo né contro i bambini. Questa finanziaria è stata fatta per il Covid-19: io non do più la parola a nessuno e si chiude questa finanziaria di cui mi sono rotto le …“.
Approvati subito dopo gli articoli 20 e 24 su abrogazione e modifiche di norme e sul risultato di amministrazione per il 2018. Rimane da votare solo l’articolo 23 sul rifinanziamento autorizzazioni di spesa da votare.
Miccichè ha quindi sospeso la seduta, aggiornandola alle 15.