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Sbarchi continui in Sicilia: da Lampedusa a Siculiana, insorgono le proteste per l’Isola presa d’assalto

mercoledì 6 Maggio 2020
migranti

Non finiscono gli sbarchi in Sicilia. Da domenica vi è stato un flusso continuo e mancano le strutture per ospitare, senza considerare l’emergenza sanitaria del coronavirus in cui il mondo si trova.

Nuovo sbarco di migranti a Lampedusa. Sono state soccorse stanotte dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza a 10 miglia dall’Isola 156 persone.

Di queste 156, 127 sono fuggite dal Bangladesh, 6 dal Marocco, 8 dal Pakistan, 3 dall’Egitto, 6 dal Sudan, 2 dalla Guinea, altrettanti dal Ciad, 1 dalla Tunisia e 4 partiti dalla Libia. L’imbarcazione sulla quale viaggiavano è stata lasciata alla deriva. I migranti, dopo il trasbordo sui mezzi di soccorso, sono stati portati al molo Favarolo.

Complessivamente, i migranti sbarcati a Lampedusa dalla scorsa domenica sono 422. Di questi, 82 ieri, 5 maggio, sono stati trasferiti, con il traghetto di linea per Porto Empedocle (Ag). Mentre il giorno prima, la stessa cosa era accaduta ad altri 78. Sul molo Favarolo, dove sono state allestite dalla Protezione Civile le tende per i controlli legati al coronavirus,attualmente, ci sono oltre duecento profughi. Ieri sera, ne erano rimasti, in attesa del trasferimento previsto per oggi, 64.

Stanotte, il nuovo approdo con l’arrivo di altri 156 migranti. Solo 44, già dalla serata di domenica, hanno trovato ospitalità alla Casa della fraternità dove sono stati messi – con ordinanza del sindaco Salvatore Martello – in quarantena. Altri 116 migranti che erano ospiti dell’hotspot dell’isola, in quarantena obbligatoria, questa mattina sono stati imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle dopo l’esito negativo del tampone al quale sono stati sottoposti dall’Asp di Palermo.

Intanto un barcone fantasma, carico di migranti, è riuscito ad arrivare senza allarmi, né soccorsi fino alla spiaggia di Torre Salsa a Siculiana, in provincia di Agrigento. Lo sbarco “fantasma” verosimilmente si è verificato all’alba. I cinquanta migranti approdati son subito fuggiti.

La polizia ha subito avviato perlustrazioni e ricerche e, al momento, è riuscita a bloccare una trentina di persone fra Siculiana e Montallegro.

I 116 migranti, risultati negativi al Covid-19 e imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle, dove arriveranno in serata, non resteranno in Sicilia. Hanno finito la quarantena all’hotspot di Lampedusa e, dopo l’arrivo nel porto dell’Agrigentino, saranno subito trasferiti in strutture del Paese individuate dal ministero dell’Interno.

La protesta del sindaco di Grotte

Sono arrivati da Lampedusa a Grotte 52 migranti degli 82 sbarcati nell’isola nei giorni scorsi (gli altri sono in un centro di accoglienza di Ragusa), sistemati in una struttura. Nel comune di 5000 abitanti in provincia di Agrigento, però, scatta la protesta.

E’ un edificio del centro abitato, privo di adeguati spazi esterni, non idoneo all’accoglienza di persone da tenere in isolamento obbligatorio – dice il sindaco Alfonso Provvidenza che ha scritto al presidente del Co e a quello della Regione Nello Musumeci – Gli sbarchi stanno costringendo a soluzioni di primissima accoglienza in luoghi inadatti, in pieno centro abitato e non in grado di consentire il rispetto delle regole come, invece, richiesto ai cittadini. In piena emergenza Covid-19, il nostro piccolo Comune non può farsi carico di un numero così elevato di persone in regime di quarantena, con una cittadinanza già allo stremo sia psicologicamente che economicamente, preoccupata per quello che sta accadendo”.

“Pur manifestando la piena e totale disponibilità, ancora una volta, ad accogliere gli sfortunati fratelli africani – prosegue il sindaco -, ritengo inaccettabile che lo Stato continui ed essere incapace a trovare soluzioni non emergenziali ma strutturali e soprattutto capaci di rispettare contestualmente i diritti dei migranti e quelli dei cittadini italiani. In piena emergenza Covid-19, il nostro piccolo Comune non può farsi carico di un numero così elevato di soggetti in regime di quarantena, con una cittadinanza già allo stremo sia psicologicamente che economicamente, preoccupata per quello che sta accadendo. Faccio appello a tutti Voi, affinché possiate agire con celerità, diritto e giustizia”.

“Queste mie brevi righe hanno un’unica finalità: tutelare la salute dei miei concittadini ed assicurare ai migranti un’accoglienza degna di questo nome, che non sia quindi il frutto di una instabile improvvisazione”, conclude Provvidenza.

Nei giorni passati i Sindaci della Provincia di Agrigento hanno lanciato l’allarme dei continui sbarchi nella costa agrigentina, chiedendo al Governo di intervenire senza indugi al fine di individuare e attuare ogni misura utile a garantire contemporaneamente la salute dei migranti, dei cittadini della Provincia di Agrigento e di tutti i Siciliani.

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