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Hanno partecipato alla protesta organizzata da Stefano Santoro a piazza Verdi, a Palermo, per contestare i provvedimenti in aiuto di commercianti e professionisti, giudicati insufficienti e poco tempestivi. Sono diversi ristoratori della città, che si son dati appuntamento di fronte al Massimo questa mattina insieme ad altre categorie di professionisti.
Tra loro Tony Barraco, titolare del ristorante stellato Bye Bye Blues, che si è fatto portavoce del malessere dei suoi colleghi rispetto alle nuove norme di distanziamento sociale che si prevedono per il settore, che potrebbero portare molti alla decisione di non riaprire le proprie attività.
“Siamo stati abbandonati – afferma Barraco –, noi come altre categorie. Il 18 maggio ,se si confermerà la volontà di anticipare la data iniziale del primo giugno, dovremmo riaprire, ma non sappiamo in che modo. Aspettiamo le direttive e le linee guida del governo per potere ripartire dopo tre mesi”.
Insomma, si attendono disposizioni certe, ma le prospettive sui ricavi non sono delle migliori, per usare un eufemismo: “Sicuramente un calo fisiologico, anche per via del fatto che il turismo è fermo, ci sarà – afferma Barraco – Dovremo lavorare prevalentemente con i palermitani“. Quindi la drammatica previsione: “Ci sarà un calo del fatturato introno al 40%“. Il perché è presto detto detto: “Il mio locale in piena attività fa 45 posti a sedere . Con le nuove normative passerei a 16 coperti. L’attività – è la sconsolata conclusione di Barraco – sarebbe falcidiata“.