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Il quartiere di Bonagia ha regalato il suo ultimo saluto a Giuseppe Giannalia, diciottenne morto mercoledì scorso all’ospedale Policlinico di Palermo.
Il giovane era rimasto coinvolto insieme ad un amico, A.A. di 17 anni, in uno scontro fra tre scooter in via Placido Rizzotto. Nell’impatto era rimasto gravemente ferito anche un ventottenne, ricoverato con fratture multiple e a cui è stata data una prognosi di oltre 40 giorni.
Amici e parenti hanno deciso così di celebrare oggi la funzione religiosa, a cui è accorsa l’intera borgata e non solo.
Per un breve momento, così, Bonagia ha dimenticato completamente le norme anti assembramento.
In memoria del ragazzo è stato dipinto un murales che lo ritrae a bordo del suo amato motorino. “Se un giorno la velocità dovesse uccidermi non piangete..perché in quel momento stavo sorridendo“. Questa la dedica di LukeArt, affiancata al dipinto di Giuseppe in sella ad una moto.
Una passione, quella per i mezzi a due ruote, che ha contraddistinto la vita del diciottenne, fino ai suoi ultimi istanti di vita.
Aggiornamento – Intervento delle forze dell’ordine, partono le prime denunce
Gli agenti hanno documentato gli eventi senza tuttavia intervenire sul momento. L’obiettivo era quello di non provocare ulteriori influenze sulle condizioni complessive dell’ordine pubblico.
Al contempo hanno proceduto all’identificazione del promotore delle irregolarità riscontrate nell’immediatezza, al quale sono stati contestati i reati di promozione di riunioni pubbliche non autorizzate ai sensi del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), di accensioni pericolose, nonché l’aver creato una potenziale condizione di pericolo per la sanità pubblica, in ordine alle misure connesse all’attuale emergenza pandemica.