ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO
Il comune di Palermo ha autorizzato, attraverso altrettanto Scie, già 35 antenne 5G sui tetti di Palermo. Questa è la notizia che l’assessore alle attività produttive Leopoldo Piampiano. Numerosi sono i comuni d’Italia che per scongiurare qualsiasi problema per la salute hanno stoppato l’avvio dei ripetitori.
“Sebbene il comune di Palermo ci rassicuri sul fatto che nessun antenna sia ancora in funzione, vogliamo capire perché è accaduto tutto ciò. Se il comune di Palermo non rientra tra le città dove verrà fatta la sperimentazione del 5G, così come dall’elenco previsto dal Ministero dello Sviluppo economico, allora per quale ragione il comune autorizza antenne, ancorché non in funzione, dato che lo stesso sindaco aveva detto ai giornali che sul 5G avrebbe voluto applicare il principio di precauzione?”, afferma il consigliere comunale della Lega, Igor Gelarda.
“Ha fatto bene l’avvocato Cannizzo che intende intraprendere una azione legale per fare chiarezza sulla vicenda ed accertare ogni responsabilità amministrativa e non , relativa all’installazione delle antenne del 5G. Azioni legali che la Lega appoggerà in pieno, perché riteniamo che vada data la parola ai cittadini. Per intanto abbiamo chiesto che il comune blocchi ogni ulteriore autorizzazione, nelle more che, mentre la comunità scientifica chiarirà eventuali dubbi sui pericoli del 5 g, il comune si doti, e immediatamente, di una pianificazione urbanistica territoriale per gli impianti delle stazioni radio 5G. Anche attraverso conferenze di servizi e quanto altro previsto dalla legge – conclude Gelarda – . Non possiamo andare avanti con questa mancanza totale di programmazione e progettazione, ancora una volta messa bene in mostra da questa amministrazione comunale inadeguata ”.
LE REPLICHE DEL SINDACO LEOLUCA ORLANDO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE SALVATORE ORLANDO
“Il giovane consigliere Gelarda ha la memoria corta, anzi cortissima, oppure fa finta di non sapere che è stato sotto il Governo a trazione leghista che a ottobre del 2018 si è svolta la gara per l’assegnazione delle frequenze del 5G nel nostro paese.
Forse allora il suo partito dava la priorità agli incassi rispetto alla salute dei cittadini? Non vorrei che fosse un vizio malcelato.
Stia tranquillo il Consigliere Gelarda e tutti coloro che oggi cercano di alimentare psicosi e paure di ogni tipo nascondendo le proprie responsabilità: a Palermo nessun impianto 5G sarà attivato fin quando chi ha la competenza e l’autorità per farlo non dirà che non ci sono rischi per la salute.
Nel frattempo il Comune agisce con rispetto della legge e delle procedure. Se una o più aziende che hanno vinto la gara bandita dal governo leghista chiedono di installare antenne pur sapendo che al momento non possono accenderle, è loro diritto farlo ed è un dovere del Comune, sentita l’Agenzia regionale per l’ambiente, valutare
quelle richieste.
Se non lo facessimo esporremmo l’Amministrazione e i cittadini ai costi di contenziosi giudiziari che non c’è motivo di instaurare”.
Lo ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando.
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“Mi dispiace che i Consiglieri Figuccia e Gelarda, per puro spirito di polemica e forse travalicando i propri ruoli istituzionali creando un ingiustificato allarme nella popolazione, diffondano comunicati stampa travisando le dichiarazioni di un assessore e quanto comunicato al Consiglio Comunale.
L’Assessore Piampiano ha chiaramente affermato che il Comune, facendo affidamento sulle relazioni dell’unico ente pubblico titolato e competente in materia e cioè l’ARPA, rilascia o non rilascia autorizzazioni unicamente finalizzate alla installazione di antenne che comunque, fino a quando non interverranno modifiche normative a livello nazionale, sono destinate a rimanere spente.
Sarebbe infatti impossibile attivare impianti 5G nella nostra città visto che Palermo è esplicitamente esclusa dalla sperimentazione in atto, decisa anni fa a livello nazionale.
Le aziende hanno la libertà di richiedere, assumendosi i rischi del caso, l’installazione di antenne di qualsiasi tipo destinate a rimanere spente fin quando il Governo nazionale sulla base dei risultati della sperimentazione non deciderà se possono essere accese o meno.
Pur comprendendo lo spirito polemico che anima i consiglieri e riconoscendo il diritto di critica delle forze di opposizione in Consiglio comunale, credo che non sia saggio instillare immotivati timori nella popolazione, soprattutto da chi ricopre importanti ruoli istituzionali”.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando.