“Sport di contatto come il calcetto? In realtà non inizieranno neanche il 25 con certezza, perché il ministro della Salute Speranza ha ritenuto che non si potesse venire meno alle due regole che oggi valgono ancora per tutti i cittadini e cioè il distanziamento sociale e la mascherina”.
Lo ha detto in una intervista a Fanpage il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Una scelta che appare anacronistica se confrontata alla ripresa dei campionati professionistici di calcio e, soprattutto, al via libera per numerose attività commerciali.
“Ovviamente gli sport di contatto, come può essere il calcetto, o il beach volley o qualunque altro sport non consentono di rispettare queste due regole – ha aggiunto -. Per cui sarà possibile riprendere questi sport di contatto quando tutti i cittadini potranno ‘rinunciare’ a queste due regole fondamentali“.
I GESTORI DOVRANNO ASPETTARE ANCORA
In pratica fin quando saranno necessari dpi ed isolamento sociale, gli amanti di uno degli sport amatoriali più praticati al mondo dovranno attendere. Tutto ciò con buona pace dei titolari degli impianti che, ormai da mesi, aspettano risposte dal Governo e dalle rispettive Regioni.
Nelle scorse settimane avevamo affrontato il tema degli impianti di calcio a 5, analizzando i costi che i gestori hanno dovuto e continuano ad affrontare in questo periodo post covid-19. Ma nonostante ciò, il titolare del dicastero dello Sport non vuole sentire ragioni, rinviando la questione a tempi migliori.
“Oggi per andare al supermercato, sul treno, per fare qualunque tipo di attività – ha aggiunto Spadafora – chiediamo il distanziamento sociale e la mascherina. Non possiamo fare in modo che soltanto per fare attività sportiva di base questo possa essere evitato. Quindi non sappiamo ancora quando questo riprenderà”.
Il ministro, almeno per il momento, ha deciso di non decidere.